Immaginate una mountain bike con un motore Corvette, ma elettrica!
La Zero Motorcycles FXE è molto interessante.
Sappiamo da tempo che un motore elettrico dà il meglio di sé fin dal primo secondo. La sua coppia e la sua risposta istantanea offrono una sensazione di performance nei primi metri, anche su una Renault Zoe. Ma questa è molto più estrema.
Questa piccola unità sincrona a magneti permanenti, che risponde ai comandi di un acceleratore perfettamente gestito, ha una lunghezza notevole e, soprattutto, pesa solo 135 chili.
Quindi, qualunque modalità scegliate (Eco, Sport, Custom), potrete decollare e sgranchirvi le braccia. Negli ambienti urbani ed extraurbani, il terreno di gioco preferito della Zero, queste prestazioni sono una delizia.
Senza mai dare l’impressione di forzare il suo talento e mantenendo costantemente un comfort molto corretto, l’FXE mostra l’agilità di una palla che rimbalza. Portando con sé un rumore elettrico senza particolare interesse, si lascia (molto) alle spalle tutto ciò che rotola.
Anche l’uso in campagna si rivela piacevole.
La FXE è facile da guidare e beneficia di freni efficienti (con ABS) e di una forcella a steli rovesciati Showa regolabile, che avrebbe bisogno di un po’ più di fermezza: la moto si affloscia quando si frena forte. La moto americana, con i suoi buoni pneumatici Pirelli Diablo Rosso II, è così sana che bisogna tenere d’occhio la sua velocità, capace di superare i 130 km/h in pochi secondi.
In città, dove l’autonomia può facilmente superare i 100 km, la sua bassa rumorosità richiede anche il controllo dei pedoni, non tutti abituati a guardare prima di attraversare quando non si avvicina un rumore meccanico.
La normativa limita la potenza dei 125 cc e dei loro equivalenti a 11 kW. Ma qui la coppia è di 106 Nm e la cosiddetta potenza di “picco” sale a 33 kW.
Di conseguenza, questo tipo di razzo urbano, privo di controllo di trazione e che invita a fare follie, rimane accessibile anche ai possessori inesperti della patente A1.
Tuttavia, la Zero FXE, con il suo look da piccola supermotard, ha il potenziale per impressionare i “veri” motociclisti urbani.
Ma chi è abituato al comfort delle manopole riscaldate, alla protezione del parabrezza e alla comodità del bauletto rimarrà molto deluso.
In questo caso, la praticità è relegata in secondo piano: non ci sono vani portaoggetti, la sella stretta e comoda – che può ospitare in modo scomodo un passeggero – non si alza, non c’è una presa USB o da 12 V e, per chiudere l’argomento, il display a colori da 5 pollici non mostra né l’ora né la temperatura.
La regolazione avviene da fermo, tramite due scomodi pulsanti posti agli angoli inferiori.
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