Una delle migliori crossover di sempre della casa di motoristica giapponese si rinnova per questo 2021: come è cambiata la Yamaha Tracer 9.
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Parlando in termini di vendite, la Yamaha Tracer 900 è stata senza dubbio uno dei modelli di maggior successo della casa motoristica giapponese: parola d’ordine “rapporto qualità/prezzo”.
Tuttavia, in casa Yamaha non si sono accontentati, decidendo di andare oltre l’ottimo lavoro già fatto. Per questo, con la nuova Yamaha Tracer 9, hanno deciso di esasperare quanto di buono fatto in precdenza.
Senza ulteriori indugi, scopriamo perche la nuova crossover nipponica è un netto passo in avanti rispetto al già ottimo modello precdente.
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Senza dubbio alcuno, la motorizzazione della nuova Yamaha Tracer 9 risulta migliore in ogni singolo aspetto se paragonata al modello precedete: la cilindrata cresce da 847cc a 890cc, con un corrispettivo aumento della cavalleria, da 115cv a 119cv erogati a 10.000rpm.
Cresce anche la coppia massima, la quale passa da 88nm a 93nm erogati a 8.500rpm.
Più potenza e più coppia dunque, ad esaltare l’anima da crossover della Yamaha Tracer 9: velleità sportive e da turismo di altissimo livello, con qualche compromesso, certo, ma nella sua categoria, rimane una delle migliori, se non la migliore in assoluto.
Riconfermata l’elettronica top di gamma, con cruise control, nuova piattaforma inerziale a sei assi, cornering ABS, Traction Control e 4 mappe motore (1 in più rispetto al passato).
Il serbatoio da 19L garantisce tanta autonomia.
N.B. La nuova Yamaha Tracer 9 lavora nel pieno rispetto delle normative anti-inquinamento, con un propulsore 3 cilindri (CP3) uniformato alle direttive Euro5.
Nel passaggio da Tracer 900 a Tracer 9, ciò che ha subito i miglioramenti più corposi è stato senza dubbio ilm motore; ma cosa dire della ciclisitca?
La principale (ed unica) differenza la si ritrova nelle sospensioni: dalla forcella telescopica si passa ad una più performante USD KYB (Kayaba) da 41 mm completamente regolabile con setting ottimizzati all’anteriore, mentre al posteriore, la vecchia forcella oscillante lascia spazio ad un ammortizzatore posteriore KYB regolabile con link progressivo.
Da notare l’abbassamento dell’escursione, da 137-130mm a 130-122mm, garantendo performance sportive più precise, ma senza andare a discapito della comodità, grazie alle correzzioni elettroniche apportate dalla nuova centralina.
Inalterato l’impianto frenante, con il doppio disco da 298mm all’anteriore ed il disco singolo da 245mm al posteriore.
Identica anche la gommatura: cerci a razze da 17′, con misure di 120/70 e 180/55. Gli pnemautici sono ZR, capaci dunque di sostenere velocità superiori ai 240Km/h.
Il prezzo di listino di 11.199€ tiene fede al concetto di qualità/prezzo, tuttavia vanno segnalati i numerosi optional che lo porterebbe inevitabilmente a lievitare, per non parlare del modello GT della Tracer 9, il quale parte direttamente da 13.599€.
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