Con il suo profilo da coupé, la C40 elettrica soddisfa tutte le esigenze di un SUV alla moda.
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La Volvo C40 perde la “X”, ma guadagna una certa personalità, con uno spoiler posteriore e una firma luminosa spettacolare.
È più imponente della XC40 a due volumi, ma non è l’unico vantaggio.
I passeggeri devono fare i conti con un sedile a panchina la cui combinazione di seduta corta e schienale dritto non è delle più piacevoli.
Il bagagliaio, poi, se mantiene lo stesso volume di 320 dm³ sotto il ripiano, perde qualche piuma in modalità “moving” rispetto alla XC40 (930 contro 1 150 dm³).
Infine, anche il volante soffre, con una visibilità posteriore mediocre, con il finestrino che mostra l’esilità di una feritoia nello specchietto centrale.
A bordo, la plancia condivisa con la XC40 non fa la differenza. I più esigenti potranno lamentarsi di alcune plastiche deludenti. Ma l’insieme lusinga l’occhio con il suo design e l’assemblaggio serio.
Il quadro strumenti digitale da 12 pollici con una grafica elegante è completato da uno schermo centrale da 9 pollici luminoso e abbastanza reattivo. D’altro canto, non ci convince l’ergonomia dell’interfaccia progettata con Google, che rappresenta un passo indietro rispetto a quella offerta dalla sola Volvo. Anche chi è abituato agli smartphone Android ha difficoltà a orientarsi e la piccola barra delle scorciatoie nella parte inferiore dello schermo (temperatura, impostazioni del sedile, ecc.) mostra icone troppo piccole per essere facilmente manipolate durante la guida.
La C40 è la prima Volvo disponibile come veicolo 100% elettrico ed è disponibile in due versioni. Una è la Recharge Twin, con due motori e un totale di 408 CV. L’altra, chiamata semplicemente Recharge, è più ragionevole sotto ogni punto di vista. Con un solo motore elettrico, vanta 231 CV.
Ma se non avete assolutamente bisogno della trazione integrale, la Recharge è più che sufficiente. I 231 CV e i 330 Nm di coppia potrebbero non essere sufficienti per spostare le 2 tonnellate di questo SUV, ma le prestazioni ci sono.
La C40 gestisce le manovre di sorpasso con la spontaneità che solo un’auto elettrica può avere, anche se l’asse anteriore a volte fatica a gestire la coppia disponibile.
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