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Formula 1 2018 è l’ultimo capolavoro ufficiale, come simulatore automobilistico. Da quando nel 2010 Codemasters ha ottenuto i diritti legati alla F1 ha sempre cercato di proporre un videogioco capace di far coesistere i videogiocatori arcade con quelli più simulativi. A seguito di clamorosi flop (vedi F1 2015) e risultati mediocri (F1 2011) il lavoro degli sviluppatori si è incentrato tantissimo sulle meccaniche di gioco e sulla durabilità, costruendo giochi capaci di tenere incollati allo schermo i giocatori per settimane. Per fare ciò il lavoro di Codemasters si è focalizzato principalmente sulla ricreazione perfetta delle dinamiche dentro e fuori dalla pista.
Che cosa è migliorato?
A differenza dei titoli precedenti, F1 2018 non mostra particolari segni di cambiamento nei confronti dei titoli passati ma conferma ciò che era stato apprezzato. La modalità Carriera si formula sugli stessi capisaldi del 2017, con l’aggiunta di migliorie legate ad una maggior presenza della Stampa, allo sviluppo della monoposto. Eiste la possibilità che le regole nel gioco cambino quindi è molto importante scegliere le giuste aree di sviluppo) e ad un sistema multiplayer maggiormente immersivo si ha dunque la possibilità di entrare nel mondo della F1 a 360 gradi. Molto interessanti le auto storiche che graficamente e fisicamente rispecchiano i loro anni di appartenenza.
Si scende in pista!
Appena si entra in pista ci si rende perfettamente conto di quanto sia scalabile il gioco. Inserendo molti aiuti di guida e il cambio automatico ci si può gustare una gara di F1 senza esclusione di colpi con mouse e tastiera. Il gioco è però portato a stupire quando gli si richiede di simulare il reale comportamento di una monoposto. È’ proprio l’esperienza simulativa ad essere diventato il vero punto forte del gioco, rendendo il titolo un simulatore a tutti gli effetti.
Rispetto agli scorsi titoli il 2018 è perfettamente in grado di ricreare in maniera estremamente convincente le dinamiche in pista all’interno di un Gran Premio. Sarà infatti fondamentale saper sfruttare appieno le gomme senza stressarle, così come effettuare un risparmio di carburante oculato per riuscire a spuntarla dopo i 300 km di gara. Realistico inoltre il comportamento dell’IA, che non esiterà ad attaccare o a difendersi in pista, favorendo l’ingresso delle Safety Car. Il giocatore dovrà saper sfruttare proprio quest’ultime, tenendosi sempre pronto a modificare la sua strategia di gara per salire sul gradino più alto del podio.
Conclusioni
Codemasters ha finalmente rilasciato un titolo che è in grado di rispecchiare appieno il Circus Iridato, lasciando al giocatore la libertà di scegliere se adottare uno stile di gioco più arcade o simulativo. Mantenendo le caratteristiche vincenti degli anni passati il titolo è riuscito a fare il salto di qualità che i fan attendevano da tempo, giustificando l’acquisto di un gioco che non è più semplicemente l’aggiornamento del titolo precedente.
Gallery
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