Aggiornamento estetico e tecnologico per "la" Vespa, uno dei veicoli più eleganti della sua generazione.
In questo articolo vi parleremo della Vespa GTS Super 125.
Questo scooter italiano, che gli appassionati cercano di coniugare al femminile, è sopravvissuto agli anni senza invecchiare: è stato lanciato nel 2003 con il nome di Granturismo, prima di ricevere nel corso degli anni una moltitudine di evoluzioni, in particolare meccaniche.
Icona del centro città, la Vespa fa ancora parlare di sé, soprattutto in questo colore “verde ambizioso”, con le sue belle curve e la cravatta sul fiocco, che si abbinano ugualmente bene a una felpa con cappuccio o a un abito a tre pezzi.
Il pavimento a coste, con un piccolo tunnel centrale, l’aspetto classico, la nuova luce posteriore e il faro tondo a LED contribuiscono alla sua aura. E il suo frontale a braccio unico e oscillante non è estraneo al suo stile senza tempo.
Per il 2023, inoltre, ha ricevuto alcune modifiche che vanno a vantaggio della stabilità e del comfort. La GTS, disponibile anche in versione 300 (24 CV, a partire da 7.099 euro), è meno incline a battere i sampietrini, ma ha comunque una maneggevolezza notevole che le consente di muoversi ovunque.
Il manubrio è stato riposizionato per migliorare l’ergonomia e offrire una posizione di guida eretta. Tutti i comandi, ad eccezione dell’interruttore del faro sull’indice sinistro, sono naturali.
Maneggevole, piacevole e sufficientemente vigile per affrontare occasionalmente le corsie preferenziali, con una velocità massima di poco superiore ai 100 km/h, l’italiana ha tutte le carte in regola per essere un’ottima moto.
È fluida ma non pigra, silenziosa ma gustosa, e ha una bella elasticità.
Non è la prima a ottenere il semaforo verde, ma i suoi 14 CV sono sufficienti per il mondo extraurbano.
E questo motore sobrio (2,6 l/100 km secondo il ciclo di omologazione) ha il buon gusto di spegnersi al semaforo rosso dopo almeno tre secondi di sosta, per poi ripartire alla minima richiesta dell’acceleratore.
Questa ripartenza avviene in modo discreto, grazie all’abbandono del classico motorino di avviamento, sostituito da un’unità elettrica direttamente collegata all’albero motore.
Gli aspetti pratici sono stati preservati, anche se per fare rifornimento bisogna ancora sollevare il sedile. Il bagagliaio ora non può contenere altro che un casco half-jet e pantaloni da pioggia.
Questo permetterà di vendere come accessori i bauletti e i parabrezza, per offrire una protezione degna di questo nome. Il grembiule nasconde una custodia sicura, utile per riporre i guanti e per ricaricare il telefono tramite una porta USB.
La Vespa GTS, che mantiene l’ABS e il controllo di trazione ASR, è ora dotata di avviamento a mani libere e di un quadro strumenti perfettamente leggibile con contagiri analogico e display LCD da 3 pollici.
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