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Un mercato in calo
Nel 2024, il mercato automobilistico italiano ha registrato un totale di 1.558.704 auto vendute, segnando un calo dello 0,5% rispetto all’anno precedente. Questo trend negativo è particolarmente evidente nel mese di dicembre, quando sono state immatricolate 105.715 vetture, con una flessione del 4,9% su base annua. Le preoccupazioni per il futuro del settore sono palpabili, con le case automobilistiche e i concessionari che esprimono timori per le prospettive economiche del 2024.
Confronto con i dati pre-pandemia
Analizzando i dati pre-pandemia del 2019, si nota che il mercato ha subito una perdita significativa del 18,7%. La situazione italiana si inserisce in un contesto europeo che non promette miglioramenti, con i dati definitivi che verranno resi noti a metà gennaio. L’ANFIA ha sottolineato l’urgenza di una revisione delle normative europee, in particolare quelle che riguardano la transizione verso una mobilità a zero emissioni, prevista per il 2035.
Le sfide della mobilità elettrica
Nonostante gli sforzi per promuovere la mobilità elettrica, le immatricolazioni di vetture elettriche pure (BEV) nel mese di dicembre si sono attestate al 5,5%, un incremento rispetto al 5,3% di novembre, ma inferiore al 6,0% di dicembre 2023. La quota annuale di BEV si è chiusa al 4,2%, mantenendo una stabilità rispetto all’anno precedente. Le auto ibride plug-in (PHEV) hanno visto una leggera crescita a dicembre, ma la loro quota annuale è scesa al 3,3%, evidenziando una tendenza al ribasso.
Le preferenze dei consumatori
Le auto ibride hanno guadagnato terreno, raggiungendo una quota del 40,2% nel 2024. La Fiat Panda si conferma il modello più venduto, seguita dalla Dacia Sandero, che ha conquistato il mercato europeo. Le auto a benzina hanno chiuso l’anno con una quota del 29%, mentre le vendite di auto diesel sono calate al 13,9%. Le vetture a GPL e a metano continuano a rappresentare una piccola parte del mercato, con quote rispettivamente del 9,4% e 1.242 unità immatricolate.
Prospettive future
Con l’avvio del “Dialogo strategico sul futuro dell’industria automotive europea” previsto per gennaio 2025, le aspettative per il settore rimangono incerte. La transizione verso una mobilità sostenibile richiede un impegno collettivo e una revisione delle normative esistenti per garantire un futuro prospero per l’industria automobilistica in Italia e in Europa.