La riduzione delle emissioni di CO2 è un obiettivo di primaria importanza per qualsiasi azienda decida di accompagnare la svolta green che tutta l’economia sta seguendo. Per ogni impresa, dunque, al momento di rinnovare la flotta veicoli, sarà essenziale puntare su strategie di noleggio per mettersi alla guida di veicoli dalle prestazioni d’avanguardia, affidabili e dal ridotto impatto ambientale.
La formula del noleggio lungo termine furgoni permette di ottenere diversi vantaggi, garantendo all’azienda il possesso di veicoli commerciali di ultima generazione, a un costo fisso mensile. Il canone di noleggio permette di ammortizzare anche le spese relative ad assicurazione, tagliando, manutenzione e tassa di proprietà: tutti costi che graverebbero sul portafoglio di una ditta proprietaria, e che in questo caso spettano all’azienda di noleggio.
Si tratta di una tendenza che si sta imponendo sempre più, per contenere le spese e ridurre gli imprevisti legati alla guida di un veicolo (tra cui l’immediata svalutazione nel caso in cui si pensi a un acquisto): di fatto, con la formula del noleggio, la sola spesa variabile è quella legata al carburante del furgone, poiché gli altri elementi – quali chilometraggio percorribile e durata del noleggio – sono fissati nel contratto e sono invariabili.
I veicoli commerciali di ultima generazione
La soluzione del noleggio furgoni è dunque ideale per rinnovare in chiave ecosostenibile la propria flotta su strada. Una svolta del genere impone di prestare attenzione all’alimentazione del furgone che si desidera. In questi casi, le strade che possono essere seguite sono almeno due.
Nel dettaglio, in un caso, si avrà a che fare con un furgone ibrido. Quando si parla di un veicolo ibrido, si ha a che fare con un veicolo dotato di una coppia di motori, uno elettrico e l’altro a motre termico (diesel o benzina). La scelta dell’ibrido, in sé, implica già alcuni vantaggi, tra cui l’accesso alle ZTL (Zone a Traffico Limitato) dei centri urbani e l’esenzione dal bollo nelle regioni che lo prevedono. Tuttavia, bisogna sapere che esistono almeno due tecnologie ibride degne di attenzione.
Un furgone mild hybrid, infatti, sfrutta il motore elettrico per migliorare le prestazioni del motore a combustione, migliorando allo stesso tempo anche i consumi. Tendenzialmente, accumulano energia in frenata e decelerazione, ragion per cui non hanno bisogno di una presa di corrente per essere collegate alle stazioni di ricarica. La tecnologia mild hybrid, in sé, non permette al suo motore elettrico di mantenere il veicolo in movimento; dovrà dunque sempre fare affidamento al motore a combustione.
Diverso è il caso della tecnologia Plug-In Hybrid, in cui il motore elettrico e il motore termico interagiscono in maniera differente. In questo caso, nello specifico, Il motore elettrico può lavorare in autonomia grazie al pacco batteria presente nel pianale, lasciando subentrare soltanto dopo una certa velocità il motore endotermico. Per questa ragione, un furgone plug-in hybrid è dotato di una presa di corrente da collegare alle colonne di ricarica elettriche pubbliche o private per ricaricare il proprio pacco batteria.
In breve, i consumi di carburante, con i veicoli hybrid, non sono del tutto azzerati, ma sono fortemente ridotti vista l’interazione tra il motore elettrico e quello classico. Lo stesso può dirsi per le emissioni di CO2, che sono certamente ridotte ma non annullate, data la presenza di un motore a combustione in attività. I primi vantaggi di un furgone ibrido sono comunque evidenti, e ad essi si aggiunge anche un’esperienza di guida silenziosa e priva di fastidiose vibrazioni.
Se invece si vuole puntare su un abbattimento completo delle emissioni di anidride carbonica e un azzeramento del consumo di carburante, la soluzione più indicata è quella di un furgone full electric. In questi casi, il funzionamento del veicolo è interamente legato al motore elettrico e alle sue batterie al litio. Chiaramente, in questi casi non è presente un motore termico ad accompagnare quello elettrico: le spese per il carburante sono dunque azzerate. Le emissioni sono nulle e, come con i modelli hybrid, sono garantiti l’accesso alle zone a traffico limitato e la sosta sulle strisce blu (la soluzione ideale per le consegne dell’ultimo miglio nei centri urbani).