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La Volkswagen Golf GTI nasce in un momento di crisi per il marchio tedesco. Le vendite del modello di punta (maggiolino) stanno iniziando a diminuire perché la gente necessita di un nuovo tipo di vettura. La Golf GTI ha rappresentato un cambiamento non solo per il marchio che l’ha creata ma anche per l’intero panorama automobilistico mondiale. Lei è la prima “hot-hatch” termine che gli inglesi utilizzano per riferirsi alle versioni sportive di piccole utilitarie, come appunto la Golf. E’ ancora una vettura apprezzata da tutti gli appassionati. Scopriamo perché.
Volkswagen Golf GTI storica
La Golf GTI (acronimo di Gran Turismo Injection) nasce dall’idea di un ingegnere tedesco tale Alfons Löwenberg che inizialmente propone attraverso una comunicazione interna, era addetto alla sperimentazione per Volkswagen, l’idea di creare una versione sportiva della nuova Golf. I vertici non prendono minimamente in considerazione il progetto così decide di iniziarlo in maniera ufficiosa con l’aiuto di altri ingegneri del reparto sperimentazione lavorando ad una Scirocco.
La vettura si presenta così irrigidita rispetto alla versione base e dotata di un’assetto ribassato e spinta da un motore 1.5 da 100 cavalli. Il progetto viene finalmente presentato al board Volkswagen che lo giudica troppo costoso per poter essere prodotto in serie.
La storia della Golf GTI vera e propria comincia da qui. Ernest Fiala, responsabile dello sviluppo, viene talmente colpito dal progetto a tal punto da richiedere la nascita di una versione sportiva della Golf. Comincia quindi la stesura del progetto. Esteticamente si deve intuire che differisce rispetto alla versione base. Per poterlo fare viene dotata di una serie di elementi caratteristici (calandra rossa, spoiler anteriore maggiorato, codini sui passaruota e dettagli neri).
Passando agli interni sono evidenti: un volante sportivo a tre razze, sedili in tessuto scozzese ed il pomello del cambio a forma di pallina da Golf (richiamando il modello). Il motore è un 1.6 benzina ad iniezione da 110 cavalli abbinato ad un cambio sincronizzato a quattro marce.
Lo scoppio della “GTI mania”
Inizialmente questa vettura doveva essere un puro esercizio stilistico ma non fu così. Il successo che ottenne fu talmente elevato che gli esemplari ordinati furono oltre 50 mila. La prima versione uscì di produzione nel 1983, furono prodotte 461.750 Golf GTI che diedero il via ad uno dei modelli più famosi e venduti della storia.
Volkswagen Golf GTI su strada
A colpire è l’armonia tra motore e meccanica. 110 cavalli, non pochi per il periodo, su un peso di 810 kg posso essere molti, invece anche il guidatore più tranquillo riesce a trovare il perfetto feeling alla guida. La coppia è notevole a partire dai 1500 giri, la potenza non viene scaricata con violenza ma giunge progressiva alla ruote anteriori. Il cambio risulta veloce e preciso, così come lo sterzo. L’unico appunto riguarda l’impianto frenante che nonostante sia dotato di dischi ventilati non è adeguato alle performance della vettura. Nel complesso è una vettura facile da guidare sia ad alte velocità che in città. I cavalli non compromettono l’esperienza di guida.
Quotazioni attuali Volkswagen Golf GTI
La valutazione per portarsi a casa una prima serie a quattro marce (1976-78) in buone condizioni oscilla tra i 10.500 e i 24.000€. I valori scendono se si punta sulla prima serie con cambio a 5 rapporti i prezzi variano da 5.000 a 15.000€. La versione 1.8 (1982-83) ha un valore che varia da 4.000 a 12.000€.