Gli utilizzi della rete VPN che non conoscevi

La sigla VPN sta per “Virtual Private Network”: una rete VPN agisce come un filtro tra il proprio dispositivo e le altre risorse sul web

Tag: tecnologia
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Vivere online: spesso è uno svago ma, negli ultimi tempi, è diventato anche una necessità. Data la pandemia, infatti, il mondo del lavoro – e non solo – si è dovuto riadattare in chiave smart al nuovo contesto; si sa, in ambito lavorativo, così come in altri campi, la sicurezza non è mai troppa. Tuttavia, vivere il web oggi non significa solo lavorare da remoto: può significare, infatti, sfruttare le varie piattaforme tv o streaming, o ancora, dedicarsi a intense sessioni di gaming.

In questi, come in altri casi, si pone il problema di tutelare se stessi e i propri dati dai rischi del web. Nasce qui l’esigenza di una rete capace di garantire all’utente sicurezza, privacy e anonimato. È qui, dunque, che si comincia a parlare di VPN.

Reti VPN: cosa sono?

La sigla VPN sta per “Virtual Private Network”: una rete VPN agisce come un filtro tra il proprio dispositivo e le altre risorse sul web. Tra queste due parti, c’è uno scambio di dati continuo, che viene dunque filtrato e reso sicuro dal VPN. Questo, come attraverso un tunnel, conduce i dati dell’utente sul proprio server VPN e poi li reindirizza alla loro destinazione, criptati e protetti.

I server VPN, in breve, agiscono aprendo un canale di dati in entrata e uscita tra l’utente e la rete: i server decriptano i dati inviati dall’utente e li rinviano alla rete, mentre – in senso contrario – inviano dati criptati all’apparecchio del client, che li decodifica tramite app (l’applicazione di decriptaggio di solito viene fornita al momento dell’iscrizione al provider).

Questo processo di crittografia e tunneling viene accompagnato anche da un sistema di autenticazione pensato proprio per assicurare il corretto passaggio di dati tra un client e una terza parte.

Reti VPN: perché usarle

In effetti, non si può più dare per scontata una navigazione sicura, in questo momento in cui internet è sempre più utilizzato per le ragioni più disparate: tenersi in contatto con gli amici, acquistare prodotti e servizi, eseguire operazioni bancarie, dedicarsi al gioco o al lavoro da remoto. Con questa grande varietà di utilizzi, è logico che l’utente si possa sentire – insieme alle proprie informazioni personali – in alcuni casi vulnerabile. Da questo bisogno di sicurezza, nascono le reti VPN. Per guide dettagliate e indicazioni su quali scegliere, si rimanda al portale https://www3.sitiscommesse24.com/.

Permettendo al fruitore di usare con sicurezza un Wi-Fi pubblico, ad esempio, o proteggendo i suoi dati personali e tutelando la sua privacy, la navigazione online si farà più sicura e protetta. In pratica, viene garantito l’anonimato a chiunque utilizzi questi server; inoltre, sarà possibile nascondere la propria cronologia di navigazione da un lato (anche al proprio fornitore di servizi internet) e, dall’altro, la propria posizione geografica, garantendo dunque accesso anche a quei servizi normalmente non accessibili sul proprio paese.

Un altro utilizzo della rete VPN garantisce l’accesso ai siti censurati o, al contrario, di evitare le riduzioni di banda che intervengono non appena il fornitore di rete riconosce l’utilizzo di torrent, emule e video streaming: la riduzione di banda nasce proprio per inibire l’utilizzo di queste funzioni, ma è adesso aggirabile grazie a una rete criptata.

Le conseguenze logiche sono evidenti: navigare in sicurezza permette di ridurre (anche se non azzerare) il rischio di subire hacking online. Usufruire di un abbonamento o di un servizio (quali prenotazioni di biglietti aerei, ad esempio) partendo da una posizione geografica piuttosto che un’altra (grazie all’occultamento dell’indirizzo IP) potrebbe garantire – come di fatto accade – vantaggi al momento della sottoscrizione o del pagamento.

Inoltre, proprio perché impedisce al fornitore di rete (ISP) dell’utente di distinguere le sue azioni in rete e dunque di inibirle, il fornitore stesso è di norma costretto a garantire il massimo della banda pubblicizzata al suo cliente: questo, in linea di massima, molto spesso significa un aumento della velocità di download.