Toyota Supra A90, la sportiva nata nel 2019 pronta a congedarsi con due versioni per collezionisti.
Toyota Supra è un nome che fa subito brillare gli occhi degli appassionati di gioia perché la coupé Toyota giunta oggi alla quinta generazione, di una famiglia che ha il divertimento di guida nel dna, ha sempre saputo affascinare e convincere chiunque si sia messo al volante.
Per chiudere la sua storia, in attesa di vedere cosa ne sarà del futuro, arriva con due versioni speciali: la Final Edition e la Lightweight Evo
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Iniziamo a parlare della Final Edition che già dal nome lascia intendere che non vedremo più questo modello dopo il 2025.
Questa edizione nasce a stretto contatto con il mondo delle competizioni, dove Toyota con la Supra ha potuto competere a livello di Drifting, Endurance e Nascar.
Rispetto alla versione standard nata con il 3.0 6 cilindri di derivazione BMW da 340 cavalli e poi trasmutata in un modello da 258 cavalli e su richiesta divenuta disponibile anche in versione manuale, la Final Edition di cavalli ne raggiunge 435 aumentandone la potenza di ben 95 e facendo salire la coppia di 70 Nm da 500 a 570.
A livello di velocità massima, anche questa è in salita seppur non di molto, l’incremento è infatti di 20 km/h arrivando a toccare i 270. Un’auto così però deve essere guidata ed è qui che gli ingegneri di Gazoo Racing sono intervenuti, dotandola di sospensioni KW regolabili su 16 livelli di damping e 12 di compressione, un assetto da competizione per cucirsela davvero addosso.
Il camber è stato modificato per offrire maggior fiducia ed aderenza al terreno, mentre il servosterzo elettrico è stato ritarato su un’impostazione più diretta aumentando il feeling complessivo sentendo maggiormente cosa accade a livello di verticali.
Per la frenata vi sono dischi Brembo da 19 pollici con pastiglie sportive per garantire il minimo spazio di arresto, le ruote invece sono da 19 all’anteriore e 20 pollici al posteriore con pneumatici Michelin Pilot Sport Cup 2.
La Final Edition non rinuncia al comparto acustico, infatti è stata equipaggiata con un impianto di scarico in titanio, appositamente costruito da Akrapovic che assicura leggerezza ed un suono del motore davvero unico.
Gli esemplari saranno solo 300 per tutto il mondo.
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Per la Lightweight Evo, riconoscibile per una spiccata verniciatura rossa, si è fatto il massimo per garantire una guida focalizzata alla prestazione, il colore rosso viene anche richiamato nei sedili Recaro e sul pomello del cambio manuale a 6 rapporti.
Vi è il controllo del differenziale attivo, con mappe esclusive, per avere un’auto che riduce al minimo il sottosterzo nell’uso gravoso e che ha un angolo di camber rivisto per massimizzare l’aderenza tra pneumatici ed asfalto.
I freni sono anch’essi marchiati Brembo ed assicurano frenate sicure ed efficienti soprattutto nella guida impegnata anche se rispondono presente in modo eccellente anche a basse andature.
L’aerodinamica è stata appositamente studiata, sulla Lightweight Evo si è fatto largo uso di lip in carbonio con canard laterali nella parte anteriore e di uno spoiler di tipo ducktail in carbonio al posteriore.