Test drive Mahindra Kuv100 GPL: video recensione

Test Drive Mahindra Kuv100 GPL: la video recensione a Milano.

Test Drive Mahindra Kuv100 GPL: abbiamo voluto provare la piccola crossover prima dell’uscita del Restyling. Un modello particolare che si caratterizza per essere versatile nelle strade cittadine e con un’autonomia di ben 1.000 km! Al volante della K8, versione top di gamma, che è dotata di tutti gli optional presenti a listino per questo modello. La Tecnologia non è molta ma funziona bene ed è molto intuitiva. Spiccano comfort e guidabilità alle basse velocità moderate da dettagli non troppo “europei”. In molti su forum e siti di appassionati la definiscono in termini negativi, abbiamo voluto darle una chance ed ecco infatti la nostra prova completa:

Test drive Mahindra Kuv100 GPL

Abbiamo avuto sotto le mani la versione Bi-Fuel. Un’alimentazione mista fra benzina e GPL che funziona molto bene, garantendo al massimo ben 1.000 km di autonomia. Considerando le norme antinquinamento potrebbe essere una nuova “anti elettrica“, anche se, le prestazioni non sono proprio quelle di una top di segmento. Sotto il cofano spinge infatti un piccolo motore 3 cilindri da 82 cavalli. Basta nei percorsi cittadini ma diventa molto affannoso quando ci si immette in autostrada o nelle strade veloci in generale. Sopra i 100 km/h aumenta la rumorosità ma non vi sono particolari problemi.

Mahindra Kuv100 2019

Linee e design sono ancora in fase di elaborazione e non coincidono propriamente con i canoni europei. Le ruote da 15 pollici sembrano piccolissime, ma almeno nel nostro test drive, non ci hanno mai dato problemi di trazione. Numerosi i dettagli esterni come i fari firmati e le maniglie posteriori a scomparsa, a contrasto con il colore della carrozzeria.

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Mahindra in Europa

La strategia adottata dalla casa automobilistica è chiara anche dopo il Test Drive della Mahindra Kuv100 GPL. Inserirsi nel mercato occidentale con i loro modelli senza troppi cambiamenti, creare una rete vendita e assistenza nei diversi paesi e poi forse sviluppare auto più accattivanti. Una tecnica commerciale che premia chi entra prima e penalizza gli scettici. Dovremmo ricordarci che la stessa casa Indiana, è proprietaria di marchi molto più blasonati nel settore automotive. Se avessero voluto lanciare un prodotto più costoso e affine all’Europa avrebbero potuto farlo senza problemi e ostacoli.

Scritto da Alessandro Paladini

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