Si tratta di un allarmante fenomeno che ha fornito numeri notevoli negli ultimi anni: dimenticare i bambini in auto è un fenomeno che esiste.
Si tratta di un fenomeno che ha in un certo senso dell’agghiacciante: dimenticare i bambini in auto. Secondo la psicologia moderna questo fenomeno di “sbadataggine” è frutto della frenesia dei tempi moderni, la fretta di dover fare sempre più cose e sempre con meno tempo a disposizioni.
Per i puristi è qualcosa semplicemente fuori dal mondo, il fatto di poter dimenticare un bambino in auto, ma la realtà fornisce il duro colpo. non solo la dimenticanza avviene ma, ahimé, ha fornito anche qualche dato tragico in questi anni.
La tecnologia tenta di venire incontro ai più sbadati, tentando di fornire un piccolo supporto dedicato a coloro che vivono di fretta e possono distrarsi facilmente. Si tratta di app per smartphone dedicate in maniera specifica a ricordare di avere un piccolo passeggero a bordo quando ci si ferma.
Partiamo da Google che nella sua utilizzatissima app Waze ha integrato un promemoria dedicato al controllo dell’auto una volta giunti a destinazione, semplicemente attivabile dal menu impostazioni dell’app.
Infant Reminder è invece un’app espressamente dedicata ai bimbi in auto, oltre ai promemoria classici permette di integrare SMS e mail che ricordano la presenza di bambini in auto nonché sincronizzare il tragitto tramite GPS in modo tale da avvisare via via lungo la strada.
Ma non solo app, in commercio esistono anche sensori utili allo scopo come Remmy, un sistema che monitora i pesi; un sensore viene collegato al seggiolino del bambino, entra in funzione non appena l’auto si ferma e il segnale non smette fino a che non viene rilevata assenza di peso dal sensore del seggiolino.
Per i fautori dell’analogico esiste un nastro rosso che va collegato al seggiolino con lo scopo di ricordare la presenza di un passeggero a bordo sul sedile posteriore, si chiama Remove Before Landing.