Taxi autonomi: in Cina sono partiti i Test per la mobilità senza conducente

Taxi autonomi, in Cina partono i primi test che sperimentano la sicurezza e l'efficacia della guida automatica e forse metteranno l'umo al secondo posto.

Taxi autonomi: una innovazione molto grande verso la guida autonoma è stato compiuto. I taxi sono già pronti per l’arrivo sulle nostre strade. Sicuramente lo sono per girovagare su quelle cinesi, come sempre all’avanguardia per quanto riguarda la tecnologia.

In questi giorni, chiunque dovesse trovarsi a Guangzhou si troverà a vivere la curiosa esperienza di vedere passare un taxi senza nessuno alla guida. L’azienda super tecnologica WeRide ha infatto dato il via all’ambizioso progetto di testare i nuovi modelli di taxi autonomi. A prendere parte a questi test ci sono 20 esemplari di taxi che hanno in sè la guida autonoma di livello 4.

Taxi autonomi: un tocco umano

Sembrerebbe che quell’apocalittica visione del nuovo millennio che imperversava durante il secolo scorso stia prendendo piene. Dal film “2001: Odissea nello spazio” ad altri film fantascientifici vedevamo arrivare automobili volanti e la tecnologia che avanzava sostituendo l’uomo in ogni ambito, fino a soffocarlo. Anche George Orwell non ha aiutato ad aiutare le persone a tranquillizarsi nei confronti della tecnolgia come un mezzo freddo e spietato pronto a lasciarel’uomo, piccolo ed in preda delle proprie emozioni, disoccupato ed inutile.

Ora che ci avviciniamo all’idea di non dover nemmeno guidare o prendere un taxi che si guida da sè, un tantino di preoccupazione sale. Ma non temete: la mano dell’uomo c’è, eccome.

Prototipo autonomo made Nissan Teana

All’interno del prototipo, costruito su una Nissan Teana, sarà presente un pilota, pronto ad intervenire qualora qualcosa dovesse andare storto. Le vetture sono tutte provviste di hardware e software sviluppati da WeRide in prima persona ed il tester è un essere umano che si prenderà cura di toccare con mano ogni passo e reazione della macchina. I taxi circoleranno su un’area di 144 chilometri quadrati, ovvero due distretti di Guangzhou.

Taxi autonomi: funzionano davvero?

Lasciamo da parte la tecnologia, qual è l’utilità di sviluppare un progetto del genere? Innanzitutto, la comodità: il taxi sarà prenotabile tramite un’app e non dovrà riposare o rallentare e la sua tariffa sarà identica a quella di un tassametro guidato da un essere umano. Il test pilota serve proprio a questo: verificarne la sicurezza della guida autonoma anche in caso di imprevisti e di scarsa visibilità. WeRide ha preso parte al progetto con Bayun Taxi Group, la più grande società di taxi cinese, e l’effettivo arrivo di taxi autonomi sembra imminente.

Se sono così interscambiabili con le persone, andranno in sciopero anche loro?

Scritto da Silvia Giorgi

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