La targa, come ogni altra parte della carrozzeria, può essere soggetta a deterioramento. Ma quali sono i rischi?
Quando la targa è illeggibile, a causa del tempo o di un incidente, deve essere sostituita.
Questa procedura è valida tanto per la targa posteriore quanto per quella anteriore. Di conseguenza, basta che una delle due sia deteriorata per rendere necessario il cambio di entrambe. Questo perchè il Codice della Strada prevede che i dati di immatricolazione presenti nella targa siano sempre visibili e leggibili.
Nel caso in cui i dati di immatricolazione presenti nella targa non siano visibili e leggibili si rischiano conseguenze molto spiacevoli. Infatti, circolare con una targa illeggibile comporta l’irrogazione di una sanzione pecuniaria.
Inoltre, circolare con una targa illeggibile può comportare il fermo amministrativo del veicolo per tre mesi e la confisca della targa non a norma. In aggiunta, se l’automobilista dovesse nuovamente circolare con una targa illeggibile sarà disposta la confisca del veicolo. Infine, in caso di targa illeggibile la Motorizzazione Civile potrà rifiutare di effettuare la periodica revisione del veicolo. Vediamo nel dettaglio la cosa fare ogni volta che ci troviamo davanti una targa illeggibile.
Quando per deterioramento i dati di immatricolazione presenti nella targa sono illeggibili, l’intestatario della carta di circolazione deve richiedere all’Ufficio competente della Direzione generale della Motorizzazione Civile di sostituirla. La procedura per sostituire una targa deteriorata è regolamentata dal Codice della Strada. Si tratta di una nuova immatricolazione del veicolo, con tanto di trascrizione al Pubblico Registro Automobilistico.
Di conseguenza, l’automobilista deve recarsi presso lo Sportello Telematico dell’Automobilista con le targhe deteriorate, la carta di circolazione, il certificato di proprietà, il modulo di richiesta di reimmatricolazione, il modulo di richiesta di rinnovo di iscrizione al Pubblico Registro Automobilistico e la fotocopia del documento di identità.
Inoltre, l’automobilista è tenuto a pagare i bollettini per la reimmatricolazione e nuova iscrizione al Pubblico Registro Automobilistico, per l’Automobile Club d’Italia e per la Motorizzazione Civile. Infine, i bollettini per le nuove targhe, che variano a seconda dell’Ufficio territoriale a cui ci si rivolge.
In ultimo, si segnala che la sostituzione della targa richiede del tempo affinchè si ottengano i nuovi dati del veicolo. Di conseguenza, come stabilito dal Codice della Strada è consentita la circolazione del veicolo previa apposizione sullo stesso, a cura dell’intestatario, di un pannello a fondo bianco riportante le indicazioni contenute nella targa originaria; la posizione e la dimensione del pannello, nonché i caratteri di iscrizione devono essere corrispondenti a quelli della targa originaria.