Chi paga nel caso di un tamponamento a catena? Si chiama tamponamento a catena quello che coinvolge più vetture.
A chi viene addebitata, in questo caso, la responsabilità del sinistro? In genere, la responsabilità viene addebitata al veicolo che ha dato origine al tamponamento. In questo caso, a colui che con la parte anteriore di un veicolo è andato a colpire la parte posteriore del veicolo che lo precede. Tutto ciò, ovviamente, nella stessa direzione di marcia sulla strada.
A riferire ciò è il Codice della strada, nell’articolo 141.
Si ipotizza infatti, che in questo caso la persona non abbia mantenuto la distanza di sicurezza. Pertanto, tale conducente non ha avuto un adeguato spazio di frenatura e di manovra. E’ possibile in ogni caso, che l’incidente si sia verificato per cause non a lui imputabili, come un comportamento abnorme dell’auto tamponata, oppure la presenza di chiazze di gasolio sull’asfalto. In questo caso, la situazione è certamente diversa e la persona che ha tamponato potrebbe non avere la responsabilità del sinistro.
Nel caso di tamponamento a catena però, è necessario fare un’opportuna distinzione. Dobbiamo considerare i sinistri avvenuti tra i veicoli in movimento e quelli tra veicoli fermi in colonna. Cosa cambia? Nel primo caso, avremo una colpa di eguale misura di entrambi i conducenti di ciascuna coppia di veicoli (quello tamponante e quello tamponato). Nel secondo caso invece, l’unico responsabile del sinistro sarà il conducente che ha determinato l’incidente, andando a tamponare da tergo l’ultimo dei veicoli appartenenti ad una stessa colonna.
Nell’ipotesi di tamponamento a catena tra veicoli in movimento, l’unico modo che ha il conducente di essere tenuto indenne dalla responsabilità è quella di fornire la prova liberatoria. A questo proposito, si rinvia il tutto al Codice Civile, articolo 2054. Il primo veicolo della colonna, non avrà alcuna responsabilità in questo caso.