Tagliando, revisione e collaudo, la differenza tra questi tipi di controlli che si fanno su un'auto.
Parlando di automobili e della loro manutenzione al fine di averle sempre in uno stato di forma corretto le parole più comuni sono tagliando e revisione ma c’è anche il collaudo che è un tipo di controllo differente.
In questo articolo analizzeremo in dettaglio ciascuno di queste procedure che i meccanici compiono sulle vetture al fine di attestarne la loro regolarità.
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Il tagliando è un controllo complessivo all’auto volto a non far decadere la garanzia imposta dal costruttore al momento dell’acquisto dell’auto stessa.
Il tagliando lo si può fare quando lo si ritiene necessario, di norma il primo avviene dopo i primi due anni o 30.000 km percorsi, ma possono anche esserci situazioni in cui la cadenza del tagliando avviene con maggiore regolarità magari perché si fa un uso intenso dell’auto.
La revisione al contrario è un controllo obbligatorio per legge. Solitamente se si acquista una macchina nuova la prima revisione avviene dopo i primi 4 anni dall’acquisto e le successive hanno una cadenza biennale.
In questo controllo vengono verificate le parti che conferiscono sicurezza al veicolo come l’impianto frenante, il cambio, l’emissioni inquinanti e le altre componenti che svolgono questo ruolo, es. pneumatici.
Se non si effettua la revisione, si può prendere una multa in caso di posto di blocco delle forze dell’ordine, questo perché circolare con una macchina non in regola è illegale.
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Del collaudo si sente parlare poco e spesso il termine viene usato come sinonimo di revisione ma non sono la stessa cosa.
Il collaudo viene effettuato dalla motorizzazione civile e si tratta di un controllo tecnico a seguito di una modifica all’auto per accertarne l’adeguatezza dell’intervento e la sua sicurezza una volta che l’auto sarà su strada.
L’esempio più comune di collaudo è quello legato al montaggio su un’auto dell’impianto GPL se questa ne è sprovvista di serie.