Sviluppo degli pneumatici 2026: test Pirelli a Barcellona

Le nuove gomme e le prestazioni delle monoposto: cosa ci dicono i test di Barcellona

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Introduzione ai test Pirelli 2026

Recentemente, Barcellona ha ospitato una due giorni di test organizzati da Pirelli per lo sviluppo degli pneumatici destinati alla stagione 2026 di Formula 1. Durante queste sessioni, le scuderie McLaren e Ferrari hanno avuto l’opportunità di testare le gomme in una configurazione speciale, progettata per simulare il carico aerodinamico previsto dai nuovi regolamenti, che prevede una riduzione del 15% rispetto agli attuali standard.

Risultati dei test e confronto con le prestazioni attuali

Il miglior tempo registrato durante i test è stato di Charles Leclerc, che ha segnato un 1’14”971. Questo tempo, tuttavia, è risultato essere 3.2 secondi più lento rispetto al suo miglior giro nelle qualifiche del Gran Premio di Spagna, dove ha utilizzato pneumatici più larghi e un carico aerodinamico significativamente maggiore. Questo scarto di tempo ha sollevato interrogativi sulle prestazioni delle nuove monoposto, suggerendo che, nonostante le aspettative, le differenze tra le generazioni di vetture potrebbero non essere così marcate come si pensava.

Implicazioni per il futuro delle monoposto

Un aspetto cruciale da considerare è che i tempi sul giro sono migliorati di circa 1.5 secondi negli ultimi tre anni, il che rende difficile un confronto diretto con le prestazioni del 2022. Inoltre, le condizioni ambientali e i programmi di lavoro delle squadre possono influenzare significativamente i risultati. Pirelli ha testato le mescole più dure della futura gamma 2026, ma non è chiaro se il tempo di Leclerc sia stato ottenuto con la gomma più morbida disponibile, il che potrebbe influenzare ulteriormente l’interpretazione dei dati.

Carico aerodinamico e prestazioni in pista

La riduzione del carico aerodinamico del 15% non è sufficiente per replicare le caratteristiche delle future monoposto, che si prevede saranno più veloci in rettilineo. La larghezza delle vetture passerà da 2 a 1.9 metri, migliorando la penetrazione aerodinamica e riducendo l’effetto suolo. Mario Isola di Pirelli ha spiegato che il carico aerodinamico attuale proviene principalmente dal fondo della vettura, il che significa che a velocità elevate si genera una deportanza che potrebbe risultare superflua in rettilineo.

Conclusioni sui test e prospettive future

In sintesi, i test di Barcellona hanno fornito informazioni preziose sulle gomme del 2026 e sulle prestazioni delle monoposto. Sebbene i tempi registrati possano sembrare preoccupanti, è fondamentale contestualizzarli all’interno delle attuali dinamiche di sviluppo e delle differenze tecniche. Con l’avvicinarsi della nuova stagione, sarà interessante osservare come le squadre affronteranno le sfide poste dai nuovi regolamenti e quali strategie adotteranno per ottimizzare le prestazioni delle loro vetture.