Suzuki ha avuto difficoltà a riprendersi dal successo della Bandit e della SV. Ma di fronte alla Yamaha MT-07 e alla Honda Hornet, la nuova GSX-8S potrebbe cambiare le cose.
La GSX-8S di Suzuki è molto interessante in fatto di design.
Scopriamo alcune delle sue caratteristiche principali nel dettaglio.
Mentre la Gladius 650 era stata criticata per il suo vestito che alcuni ritenevano troppo flaccido, questa nuova roadster di media cilindrata, invece, si fa in quattro. La GSX-8S spera di conquistare i giovani motociclisti con le sue rifiniture accurate e il suo stile tagliente e aggressivo, che ricorda i prodotti KTM.
Con la corona della forcella bassa e gli occhi a due piani, le branchie prominenti, il corpo corto e il retrotreno tubolare, la moto è ridotta all’osso e non ha nulla da invidiare in termini di personalità al best-seller della categoria, la Yamaha MT-07.
Ma questo pregiudizio stilistico può inconsciamente portare ad aspettative elevate.
Come le sue rivali, la Yamaha MT-07 e la recente Honda Hornet, la Suzuki GSX-8S si affida a un motore bicilindrico simile.
La scheda tecnica non è affatto blanda: questo motore da 776 cc con 270° di giri promette 83 CV a 8.500 giri/min, a metà strada tra il famoso CP2 della Yam (74 CV) e il blocco della Honda (92 CV).
Ma se le prestazioni ci sono, devono essere ottenute nel modo giusto. E su questo argomento, così delicato per molti motociclisti, la Suz’ senza dubbio privilegia troppo la scorrevolezza, essendo avara di sensazioni.
Il suono sommesso dello scarico contribuisce a creare un’atmosfera un po’ monotona, mentre la Honda Hornet fa sorridere e la frizzante MT-07 invita a fare festa.
Ma si può anche vedere il bicchiere mezzo pieno. È facile da usare e i giovani motociclisti (ovviamente esiste anche una versione A2) ne apprezzeranno la facilità d’uso. L’acceleratore ride-by-wire finemente regolato, la frizione assistita accoppiata a un cambio up & down abbastanza preciso per questo segmento e l’efficace gestione della modalità motore contribuiscono a un’esperienza pratica.
E per farvi venire voglia di accelerare, il telaio vi segue.
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