L'azienda automobilistica risponde alle richieste dei consumatori e della Commissione Europea.
Argomenti trattati
Stellantis, il noto gruppo automobilistico, ha recentemente annunciato un’importante iniziativa per rimborsare i consumatori di tutta Europa che hanno riscontrato problemi con i serbatoi AdBlue. Questa decisione è stata presa in seguito a un’indagine condotta dalla Commissione Europea, che ha esaminato le lamentele dei proprietari di veicoli Peugeot e Citroen, marchi appartenenti a Stellantis. Le associazioni dei consumatori europee, unite sotto l’insegna di BEUC, hanno svolto un ruolo cruciale nel portare alla luce queste problematiche, portando l’azienda a prendere impegni formali per risarcire i clienti.
L’AdBlue è un liquido fondamentale per il funzionamento dei veicoli diesel dotati di catalizzatore selettivo SCR, omologati secondo le normative Euro 6C e successive. Tuttavia, nel corso degli anni, numerosi proprietari di auto Citroen e Peugeot hanno segnalato un difetto di progettazione nei serbatoi AdBlue, che apparivano vuoti anche quando non lo erano. Questo malfunzionamento impediva l’avviamento del motore, costringendo i consumatori a sostenere spese di riparazione che potevano arrivare fino a 1.200 euro.
Le associazioni dei consumatori, tra cui Altroconsumo in Italia, hanno ritenuto inaccettabile questa situazione e hanno chiesto l’intervento dell’Antitrust dell’Unione Europea. A seguito di una class action e di una diffida a livello europeo, Stellantis ha riconosciuto l’esistenza del problema e ha preso impegni precisi per offrire riparazioni gratuite e rimborsi ai clienti coinvolti. Questi rimborsi saranno differenziati in base all’anzianità del veicolo, ai chilometri percorsi e al momento in cui è stata effettuata la sostituzione del serbatoio AdBlue.
Grazie all’intervento della Commissione Europea e della Rete di Cooperazione per la Protezione dei Consumatori (CPC), Stellantis ha esteso le misure di risarcimento a tutti i consumatori dell’Unione Europea e dello Spazio Economico Europeo. Questo importante risultato è stato possibile grazie all’azione iniziale di Altroconsumo, che ha sollevato la questione e ha avviato un processo che ha portato a un accordo su scala continentale.
La rete CPC monitorerà attentamente l’attuazione degli impegni da parte di Stellantis, e in caso di inadempienza, le autorità nazionali per la tutela dei consumatori potranno intervenire per garantire la conformità.