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Tema delicato quello del sorpasso, talvolta del tutto sconosciuto dagli automobilisti nella normativa che lo regola.
Esistono precise regole da rispettare.
Se si parla di sorpasso lungo le strade si può vedere veramente di tutto, perfino guidatori che ignorano del tutto le normative basilari che regolano questo importante versante del Codice della Strada. Perché accade questo? Forse la risposta potrebbe trovarsi nella scarsa informazione o nella voglia di non rispettare le regole che purtroppo ha come unica conseguenza una sicurezza sulle strade messa a repentaglio.
Eppure la normativa vigente, nello specifico l’articolo 148 del Codice della Strada, disciplina per filo e per segno ogni situazione in tema di sorpasso ma, a quanto pare, queste regole fondamentali che partono già da un buon corso presso le autoscuole sembrano lontane dall’essere messe in atto in maniera precisa.
E per quella che viene comunemente definita ‘giungla urbana’ si vede di tutto, specialmente sorpassi al di sopra di ogni sprezzo del pericolo, per sé e per gli altri.
Le norme generali che il Codice della Strada detta in fondo sono abbastanza semplici da seguire:
Nonostante una normativa precisa rimane per le strade sempre qualcosa che non va per il verso giusto e le statistiche sugli incidenti scaturiti da sorpassi maldestri non sono che una mera conferma.
Si tratta di uno dei casi più frequenti, specie sulle autostrade molto trafficate. È abbastanza facile trovarsi imbottigliati in un ingorgo autostradale a causa dell’intenso traffico e durante le domeniche d’estate (ma non solo) su alcune strade è routine consolidata.
In questo caso il Codice della Strada fa un’eccezione a quello che è il divieto di marcia per file parallele e permette di poter procedere anche incolonnati, purché si rispetti la formazione di una fila per corsia.
Ma inevitabilmente accade che qualche furbetto tenti di sorpassare qualche auto incolonnata. Può farlo secondo la legge?
La risposta è chiara e secca: no. Non può assolutamente farlo, anzi, è soggetto a sanzioni piuttosto salate specie quando si verifica l’ipotesi che l’unica corsia libera da poter impegnare sia quella di emergenza, che in ogni caso deve restare, come dice il nome stesso, libera per qualsiasi emergenza. Solo ambulanze e le forze dell’ordine sono autorizzate ad impegnare la corsia, nei casi in cui sussistano fondamentali motivi di servizio.
Il sorpasso di auto in colonna è vietato anche per le moto, assoggettate alla stessa normativa delle auto. Men che meno le moto possono utilizzare lo spazio centrale tra le due file per sorpassare auto incolonnate.
Delicata è la normativa che riguarda il sorpasso delle auto della Polizia. La domanda che sorge spontanea è se è sempre vietato sorpassare un’auto della Polizia in ogni caso. La risposta è no: la possibilità di sorpasso dipende da diversi fattori.
Innanzitutto un fattore determinante è se l’auto della Polizia in questione è in evidente stato di servizio o meno. Se incontriamo lungo la nostra strada un’auto della Polizia che presenta le sirene accese, quindi in evidente stato di servizio, il sorpasso è assolutamente vietato, anzi, intervengono altri fattori: si deve necessariamente lasciare quanto più campo libero possibile stringendosi quanto maggiormente possibile verso il lato destro della strada; si deve evitare qualsiasi manovra di sorpasso che possa in qualche modo occupare parte della carreggiata; si deve ridurre la velocità per favorire un eventuale passaggio dell’auto come anche di altre auto ad eventuale supporto.
Ma cosa accade invece se l’auto della Polizia in questione non è in evidente stato di servizio? Succede che vigono le regolari norme del sorpasso così come disciplinate dal Codice della Strada, l’auto della Polizia potrà essere sorpassata quando le condizioni del traffico lo permettono, come per qualsiasi altro veicolo.
Quando invece è l’auto della Polizia ad effettuare il sorpasso, lo stesso secondo normativa deve essere agevolato, spostandosi il più possibile verso il lato destro della carreggiata o comunque in un punto che possa favorire la manovra delle forze dell’ordine.
Il tema si fa abbastanza delicato e i recenti dati sul rapporto stradale tra auto e bici di certo non sono confortanti. La ‘guerra’ tra gli automobilisti e i ciclisti va avanti da decenni su decenni e, con molta probabilità, non cesserà mai di esistere.
A poco vale schierarsi dall’una o dall’altra parte, considerato che gli uni vedono gli altri come un intralcio alla circolazione (sempre più frenetica e caotica), i secondi etichettano i primi come incivili e poco rispettosi del prossimo (che nel loro piccolo stanno tutelando l’ambiente).
In mezzo a tutte queste tesi la normativa vigente viene un attimo dimenticata, anche se fondamentalmente esiste.
Automobili e biciclette sono soggette in pratica alla stessa normativa generale, così come recita in maniera chiara l’articolo 148 del Codice della Strada. Le bici non possono sorpassare a destra se non nei casi esclusivi consentiti dalla legge, non possono sorpassare le auto in colonna ferme.
Forse quello che manca per uno svolgimento regolare del traffico nelle città (grandi o piccole non fa differenza) è un maggiore senso di civiltà generale unito ad rispetto più marcato delle regole.
Sembrano tesi in cui la mancanza di buon senso generale risulta pressoché dilagante.
Eppure non è poi così complicato, a detta delle norme attuali, entrare in confidenza con quelle poche e semplici regole che disciplinano questa particolare branca del Codice. Secondo studi approfonditi sull’argomento, il rispetto da parte di ognuno di queste regole potrebbe far diminuire gli incidenti, specie a livello urbano, di una percentuale notevole.