Il Sochi Autodrom ospita il gran premio di Russia ed è stato inaugurato nel 2014. Andremo ad analizzare la storia, la lunghezza e le caratteristiche di questo tracciato situato nell’omonima città sul Mar Nero.
Sochi Autodrom: le caratteristiche
Il circuito di Sochi è un autodromo cittadino che è stato progettato dall’ingegnere tedesco Hermann Tilke, attorno alla zona degli impianti sportivi che in precedenza erano stati costruiti per ospitare le olimpiadi invernali del 2014.
Il tracciato è lungo 5.848 metri e si percorre in senso orario. E’ composto da 18 curve, 12 a destra e 6 a sinistra. Si tratta di una pista che presenta un primo settore ad altissima velocità, dove grazie alle scie e all’ausilio del DRS, si possono compiere numerosi sorpassi, mentre il secondo e il terzo settore sono pieni di tornanti a media-bassa velocità, quindi in queste parti di circuito è necessario un buon carico aerodinamico per sfruttare al meglio la trazione nelle curve.
L’asfalto è poco abrasivo e dunque anche il consumo degli pneumatici risulta piuttosto basso. Le power unit fanno invece la differenza nella zona iniziale composta dai rettilinei. Capita spesso infatti che chi non parta in pole, grazie anche all’effetto scia che si verifica dopo la prima curva, da affrontare in piena accelerazione, si ritrovi poi alla fine della staccata davanti a tutti.
La storia e i record
La prima edizione del gran premio di Russia nel 2014 è stata vinta da Lewis Hamilton. L’albo d’oro del circuito vede un clamoroso monopolio della scuderia Mercedes, che ha vinto tutti i GP finora disputati. Per quanto riguarda i piloti, 4 sono i successi del sette volte campione del mondo Hamilton, 2 per l’attuale compagno di squadra Valtteri Bottas e 1 per il campione iridato del 2016 Nico Rosberg.
Il giro più veloce in gara appartiene a Lewis Hamilton, che nel 2019 ha stabilito un 1’35″761.
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