A Silverstone, piccolo villaggio del Northamptonshire, sorge forse il più importante circuito della storia della formula 1: il Silverstone Circuit. Ecco quindi quali sono tutte le caratteristiche e le curiosità sul popolare tracciato inglese che ospita ogni anno le gare dei principali campionati mondiali delle due e quattro ruote.
Silvertone Circuit: la storia del tracciato
Il Silverstone Circuit come lo conosciamo oggi, nasce originariamente come aeroporto militare. Come tutto questo genere di infrastrutture, anche questo aeroporto era realizzato con tre pistre triangolari molto vicine. Questi triangoli sono ancora vagamente visibili nella conformazione odierna.
Le prime gare, molto spartane, vennero svolte a partire dal secondo dopo guerra. Il Silverston Circuit originale era formato dalle tre piste raccordate da curve secche, facendo del circuito uno dei più veloci esistenti.
Dai primi anni 50 invece, alcune strade limitrofe vennero inglobate, dando forma al circuito che sarebbe rimasto pressochè invariato fino agli anni 90. Tra il 1990 e 1991 infatti il Silverstone Circuit viene rivoluzionato e reso molto più lento.
Alcune delle storiche curve vengono cancellate, il tracciato ridotto e rallentato, tutte modifiche che hanno lasciato scontenti i piloti dell’epoca.
Le caratteristiche
Il percorso ha subito e subisce ancora oggi modifiche e variazioni. L’ultima in ordine cronologico riguarda il rettilineo principale che viene ribatezzato “Hamilton Straight”, un omaggio al pilota britannico che ha segnato la storia della formula 1 inglese e mondiale.
Oggi il percorso è lungo precisamente 5891 metri. Quasi sei chilometri di asfalto posti su un altopiano tra due contee inglese. Una delle principali caratteristiche tecniche del Silverstone Circuit è la sua imprevedibilità metereologica. Non di rado i vari piloti in gara, con i loro team tecnici, hanno dovuto cambiare strategia per una pioggia improvvisa o anche per un sole inaspettato.
Il record della pista per la Fomula 1 è detenuto da Max Verstappen.