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E’ notizia degli ultimi giorni che il sistema tutor presente sulle maggiori autostrade di Italia subirà delle variazioni. La sentenza dei giudici prevede che debbano essere tolti tutti i tutori che sono installati lunga la rete autostradale italiana. Come mai questa decisione a distanza di anni dalla loro introduzione?
Sentenza della Corte di Appello di Roma
Ormai il tutor è una presenza che è stata metabolizzata molto bene dagli italiani. E’ infatti presente da ormai quasi 13 anni sulle strade del nostro paese. Questo sistema è stato in grado di ridurre la mortalità del 70%. Ma allora perché si è scelto di eliminarlo a favore di un altro probabile sistema?
Dopo un lunghissimo processo che è durato ben 12 anni si è riusciti ad arrivare alla fine. Il sistema tutor è ovviamente brevettato e questo brevetto appartiene ad una piccola azienda. Il nome dell’azienda è Craft e dopo anni di lotte è riuscita a farsi riconoscere la proprietà del brevetto. La prima conseguenza di tutto ciò è l’istantanea rimozione del tutor. Questa è solo una delle conseguenze a cui va incontro Autostrade per l’Italia. Le altre conseguenze sono eventuali risarcimenti pari a 500 euro al giorno per la società Craft per ogni giorno di ritardo nel togliere i sistemi tutor.
Inoltre non sarà possibile vendere né produrre il sistema tutor da parte di Autostrada per l’Italia. Per quanto riguarda l’utilizzo improprio fatto da quest’ultima del sistema, la Craft non potrà ottenere un risarcimento perché non ci sono stati arricchimenti derivati da questo utilizzo.
Quale sarà il sostituto del tutor
Il problema che ha scatenato questa notizia è quello di trovare un valido sostituto del sistema vigente fino a poco fa. La notizia che interessa di più agli automobilisti è che il sistema non verrà rimosso ma sarà solamente sostituito. Ancora non si sa con che sistema verrà sostituito il tutor. C’è la remota possibilità che si decida la società che gestisce la viabilità italiana decida di acquistare il brevetto dalla Craft in modo che possa utilizzarlo in modo lecito e senza incorrere in sanzioni.
Come funziona il Tutor
In molti non hanno idea di come funzioni il sistema Tutor. Si basa su un concetto molto semplice ma allo stesso tempo efficace ma soprattutto attendibile. In poche parole il sistema funziona tramite delle telecamere e dei sensori che sono posizionati rispettivamente su dei pali e sotto l’asfalto. In questo modo il sistema crea dei portali che registrano ogni veicolo che ci passa in mezzo. Del veicolo vengono registrati velocità, ora di entrata nel portale, ora di uscita e numero di targa. Se il rapporto tra chilometri percorsi e tempo di percorrenza eccede il limite di velocità scatta la sanzione per l’automobilista coinvolto. Infatti tramite il numero di targa si riesce a risalire al conducente del veicolo per potergli inviare la multa.
Ci sono delle tolleranza del 5% sul valore che viene rilevato. Il sistema riesce a funzionare anche in caso di pioggia o di nebbia o con visibilità entro i 30 o 40 metri. Talvolta le telecamere del tutor funzionano come degli autovelox.