I segnali di pericolo fanno parte dei segnali verticali, insieme ai segnali di prescrizione e ai segnali di indicazione. I segnali verticali sono i cosiddetti cartelli stradali e prevalgono sui segnali orizzontali.
Segnali di pericolo: quali sono
I segnali di pericolo hanno lo scopo di preavvisare il conducente che circola lungo la carreggiata di un pericolo imminente, di indicarne la natura e di suggerire il comportamento più giusto. Hanno la forma di triangolo equilatero con vertice in alto. Hanno, inoltre, il bordo rosso e solitamente sono posti a una distanza di 150 metri dal pericolo al quale si riferiscono. Nei casi in cui sono presenti questi segnali è opportuno rallentare, tenere una distanza di sicurezza maggiore ed evitare manovre improvvise. Si suddividono nelle seguenti tipologie:
- Strada deformata: il segnale preavvisa un tratto di strada con la presenza di buche;
- Dosso: il segnale indica la presenza di una salita seguita da una discesa che limita la visibilità;
- Cunetta: il segnale indica la presenza di una discesa seguita da una salita;
- Curva a destra o a sinistra: segnala una curva pericolosa che limita la visibilità. Il cartello stradale può raffigurare anche una doppia curva a distanza di pochi metri l’una dall’altra;
- Attraversamento pedonale, tranviario, ciclabile e passaggio a livello;
- Discesa o salita pericolosa;
- Strettoia simmetrica: il segnale indica che la strada sta per stringersi sia a destra sia a sinistra, solo a destra oppure solo a sinistra;
- Banchina pericolosa: il segnale preavvisa che la banchina diventa cedevole;
- Strada sdrucciolevole: preavvisa un tratto di strada che diventa scivolosa a causa di una forte riduzione di aderenza;
- Doppio senso di circolazione: preavvisa che la strada da senso unico diventa a doppio senso di marcia e si può trovare veicoli nel senso opposto;
- Caduta massi: il segnale indica che lungo il tragitto esiste il pericolo di caduta di massi dalla parte rocciosa a lato della strada.