I segnali di obbligo sono contemplati nel codice della strada e rappresentano la terza categoria dei segnali di prescrizione (le altre due categorie di tali segnali sono i segnali di divieto e di precedenza)
Hanno la caratteristica di essere di forma circolare e hanno la peculiarità, tranne in alcuni casi particolari, di avere come colore predominante il blu, oltre al bianco dell’indicazione specifica.
Sostanzialmente la predominanza è di tutti quei segnali che indicano una direzione “imposta”, appunto obbligatoria, oppure un segnale che mostra un preavviso di qualcosa a cui non è possibile sottrarsi, come ad esempio un cartello tondo con una freccia curva verso sinistra, indica che a breve saremo costretti a svoltare a sinistra. Quindi tutti i cartelli tondi, che riportano frecce bianche su sfondo blu, sono cartelli di obbligo.
A questi si aggiungono quelli blu indicanti un limite di velocità: attenzione che questi non obbligano ad andare ad esempio a 30 kmh, ma impongono di mantenere in quel tratto di strada, una velocità minima pari a 30 kmh.
Ve ne sono altri che offrono ulteriori indicazioni come ad esempio “obbligo di pedoni a destra”, oppure obbligo di circolazione con catene a bordo. Anche il cartello indicante una pista ciclopedonale è appartenente a tale categoria, in quanto impone la presenza in quel tratto di percorso di pedoni oppure di biciclette (leggasi quindi: non è ammessa la circolazione di altri “veicoli” diversi da pedoni e biciclette).
Eccezioni a livello di colore, sono i cartelli che indicano la dogana, un posto di blocco oppure una stazione di pedaggio: in questi casi presentano il fondo bianco con contorno rosso e una scritta nera con una barra orizzontale al centro.