Argomenti trattati
Ora che è ben iniziato il mese di novembre a Roma è già partito il divieto ai diesel euro 3. Proclamato dalla sindaca Virginia Raggi a Febbraio 2019 interesserà oltre 230.000 veicoli che viaggiano ogni giorno dentro Roma.
Roma divieto diesel euro 3
Il provvedimento parla chiaro. Dal 1° Novembre a Roma ci sarà il divieto alla circolazione dei diesel euro 3 nella ZTL Anello ferroviario. L’operatività della norma però sarà spostata al 4 Novembre. Il divieto sarà vigente dal lunedì al venerdì per tutta la giornata, salvo festivi infrasettimanali, motivo per cui la data è slittata. Saranno esclusi dal divieto alcuni mezzi come quelli con contrassegno di invalidità, i veicoli di emergenza e soccorso ecc. Per i veicoli che trasportano merci ci sarà un parziale cambiamento, fino al 31 marzo, che permetterà di circolare dal lunedì al venerdì nelle fasce orarie 7:30-10:30 e 16:30-20:30.
Non solo divieto di circolazione
Questo provvedimento fa parte di una strategia volta a eliminare tutte le vetture alimentate a diesel dal centro storico entro il 2024. Questo si tradurrà, a detta del Comune di Roma, in un contenimento dell’inquinamento atmosferico e la conseguente salvaguardia della salute dei romani. Dovremmo anche a breve rivedere le domeniche ecologiche dove si vieterà a tutti i veicoli a combustione la circolazione e lasciare spazio alla mobilità ecologica, tipo le biciclette. Restano in vigore fino al 31 Ottobre 2020 le limitazioni nella ZTL. Fascia verde ai veicoli diesel pre-Euro 1, Euro 1 e 2 e nella ZTL Anello Ferroviario ai veicoli Euro 2 benzina e anche ai ciclomotori Euro 1 a due, tre, e quattro ruote.
Il vero problema di Roma
Come in tutte le grandi città d’Europa, anche a Roma, le vetture sono variegate e di numerose tipologie. I dati però parlano chiaro; nella capitale Italiana sono tantissimi i veicoli inquinanti che ancora circolano. Un problema che ha radici ben radicate a causa di numerosi fattori. Uno di questi è la condizione stradale e della viabilità Romana. Buche, traffico e strade sconnesse che fanno desistere gli automobilisti nel comprare vetture nuove che avrebbero vita breve. Ci si affida quindi alla macchina del padre, del nonno o addirittura delle “storiche”, quest’ultime favorite per bollo e assicurazione che nella maggior parte dei casi costa meno della metà.