Qualsiasi sia il veicolo che ci accingiamo ad acquistare, la fase di rodaggio risulta fondamentale ai fini dell’adattamento alla strada.
Quando parliamo di rodaggio intendiamo una procedura di adattamento delle parti meccaniche in movimento di una vettura. Solitamente viene eseguito nel primo periodo d’uso e tutte le volte si cambiano componenti in movimento come pistone o cilindro, altre componenti come il cambio e tutti gli organi di trasmissione annessi e per altre parti come pastiglie dei freni e pneumatici. Sono molteplici gli organi che richiedono il rodaggio. Ricordiamo i principali: motore, frizione, impianto frenante, pneumatici, cuscinetti e bronzine, organi di trasmissione
Sul manuale d’uso e manutenzione ritroviamo la procedura, in particolar modo nel caso di motoveicoli. Una costante della procedura, indipendentemente dal tipo di veicolo, è quella di utilizzare il mezzo nei primissimi chilometri senza sottoporre il motore a grandi sforzi, ovvero senza raggiungere regimi di rotazione molto elevati e senza ripartire a basse velocità da marce troppo alte; in altre parole con il motore a bassi regimi non si aziona totalmente il comando del gas. Solitamente il rodaggio dura 1000 Km e finiti questi è previsto un tagliando, durante il quale, tra le altre cose, viene sostituito l’olio speciale da rodaggio con uno standard.
E’ sconsigliato l’utilizzo del motore sottocoppia, ovvero all’interno di un regime di giri nei quali la coppia è minore del 25% della coppia massima. E’ consigliato, invece, esplorare gradualmente la gamma di giri utili, in un primo momento senza sorpassare metà dei giri massimi fino a sfiorare la zona rossa negli ultimi Km.
Utilizzare correttamente il cambio e viaggiare a regimi intermedi sono quindi le linee guida principali. Il rodaggio è più complesso nei mezzi con cambio continuo, dato che in questo caso per evitare di sforzare troppo il motore è necessario un maggiore controllo del comando del gas.
