Il Governo italiano congela l'aggiornamento delle sanzioni fino al 2026, ecco le implicazioni.
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In un periodo di incertezze economiche, il Governo italiano ha scelto di intervenire sulle sanzioni previste dal Codice della Strada. Secondo l’articolo 195 comma 3, le multe devono essere aggiornate ogni due anni in base all’indice Istat dei prezzi al consumo. Tuttavia, nel 2023, a causa della difficile situazione economica, l’esecutivo ha deciso di congelare l’aumento delle sanzioni, rimandando ogni decisione al 2025. Recentemente, è emerso che questo rinvio si estenderà fino al 2026.
Se il Governo non avesse bloccato l’aggiornamento delle multe, gli importi sarebbero aumentati mediamente del 15% rispetto al 2021. Ad esempio, la multa per divieto di sosta sarebbe passata da 42 euro a circa 48 euro, mentre l’uso del cellulare alla guida sarebbe aumentato da 165 euro a 190 euro. Anche le sanzioni per il superamento dei limiti di velocità avrebbero subito un incremento significativo.
Tuttavia, grazie al congelamento, questi aumenti non si sono concretizzati, lasciando inalterati gli importi delle sanzioni per un altro biennio.
Con l’approvazione dell’ultima versione del decreto Milleproroghe, il Governo ha deciso di sospendere l’aggiornamento biennale delle sanzioni fino al 2025. Questo significa che eventuali rincari delle multe entreranno in vigore solo nel 2026, a meno di ulteriori proroghe. La decisione di congelare le sanzioni è stata motivata dalla necessità di considerare l’eccezionale situazione economica del Paese, che continua a influenzare le scelte politiche e amministrative.
Dal 1992, anno dell’introduzione del nuovo Codice della Strada, gli aumenti delle sanzioni amministrative pecuniarie sono stati una costante. Solo nel 2021 si è registrata una leggera diminuzione, principalmente a causa degli effetti della pandemia. Con il rinvio delle sanzioni, il Governo sembra voler mantenere un equilibrio tra la necessità di garantire la sicurezza stradale e la tutela dei cittadini in un contesto economico difficile.