Il mondo delle auto elettriche sta procedendo ad un ritmo davvero veloce e quindi vi sono diversi metodi che permettono di avere tempi di ricarica irrisori a vantaggio del tempo delle persone. Uno dei più recenti è la ricarica bidirezionale. Vediamo cos’è e come funziona.
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Ricarica bidirezionale: cos’è e come funziona
La ricarica bidirezionale permette, come suggerisce il nome di prendere energia dalla rete elettrica per ricaricare l’automobile ma allo stesso tempo di far sì che l’auto rilasci alla rete elettrica la corrente in esubero reimmettendola.
Il vantaggio di questa soluzione permette ad un quartiere di auto alimentarsi a livello energetico grazie al caricamento delle automobili e per renderlo davvero efficiente basterebbero poche auto di diversi proprietari.
La durata della ricarica è gestita in maniera intelligente da un sistema che sfrutta la connessione dati tra il veicolo e la fonte di energia e viceversa in questo modo si ottengono tempi di ricarica veloci e non vi sono sprechi di energia.
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Com’è la situazione in Italia?
Al momento nel nostro paese l’azienda Wallbox ha due caricatori che permettono l’utilizzo di questa tecnologia e questi sono Quasar e Quasar 2 che possono essere acquistati dai clienti per usufruirne.
Tuttavia AREA non ha sancito l’effettiva delibera per questa tecnologia che nel nostro paese è ancora presente a livello sperimentale in attesa di dotare il paese di colonnine V2G.
Per questo traguardo servirà che il passaggio all’elettrico diventi più capillare e che quindi vi siano più macchine presenti sul territorio dotate di batterie.
Un miraggio per questo momento storico, chissà che tra qualche anno la situazione non possa essere diversa e quindi finalmente vedere i frutti di questo studio.
Fino a quel momento non resta che prendere atto delle potenzialità che questa tecnologia è in grado di offrire.