Spesso di adduce a quella che in gergo si chiama “precedenza di fatto”, prendendola come giustificazione: “Sì aveva lui la precedenza ma credevo di riuscire a svolgere prima io la manovra”, oppure “Vero che la precedenza spettava a lui, ma se non fosse arrivato come un lampo…”, o ancora “Avevo tutto il tempo per svolgere la mia svolta, perchè credevo che lui svoltasse prima…”.
La “precedenza di fatto” consiste quindi, nella situazione in cui il conducente, obbligato a concedere il passaggio, secondo la regola generale della precedenza a destra o della segnaletica, riesce comunque a a portare a termine la propria manovra prima dell’arrivo del veicolo “titolare del diritto di precedenza”.
Logico che tale concetto è contrapposto a quello di “precedenza di diritto”, che va a determinare la situazione come prescritta nel codice della strada. Se realmente c’è lo spazio per compiere la manovra allora generalmente si applica la precedenza di fatto (ad esempio nell’ingresso in rotonda, ma con un veicolo che sopraggiunge o che si è appena immesso oppositamente a noi), ma se questo “spazio di manovra” non c’è o si calcola male, la precedenza di fatto non può essere assunta a propria difesa.
La precedenza di fatto la si assume quindi a proprio rischio e pericolo.
L’art. 145 del codice della strada disiplina le regole di precedenza coi seguenti punti:
1. I conducenti, approssimandosi ad una intersezione, devono usare la massima prudenza al fine di evitare incidenti.
2. Quando due veicoli stanno per impegnare una intersezione, ovvero laddove le loro traiettorie stiano comunque per intersecarsi, si ha l’obbligo di dare la precedenza a chi proviene da destra, salvo diversa segnalazione.
3. Negli attraversamenti di linee ferroviarie e tramviarie i conducenti hanno l’obbligo di dare la precedenza ai veicoli circolanti su rotaie, salvo diversa segnalazione.
4. I conducenti devono dare la precedenza agli altri veicoli nelle intersezioni nelle quali sia così stabilito dall’autorità competente ai sensi dell’art. 37 e la prescrizione sia resa nota con apposito segnale.
5. I conducenti sono tenuti a fermarsi in corrispondenza della striscia di arresto, prima di immettersi nella intersezione, quando sia così stabilito dall’autorità competente ai sensi dell’art.
37 e la prescrizione sia resa nota con apposito segnale.
6. Negli sbocchi su strada da luoghi non soggetti a pubblico passaggio i conducenti hanno l’obbligo di arrestarsi e dare la precedenza a chi circola sulla strada.
7.È vietato impegnare una intersezione o un attraversamento di linee ferroviarie o tranviarie quando il conducente non ha la possibilità di proseguire e sgombrare in breve tempo l’area di manovra in modo da consentire il transito dei veicoli provenienti da altre direzioni.
8. Negli sbocchi su strada di sentieri, tratturi, mulattiere e piste ciclabili è fatto obbligo al conducente di arrestarsi e dare la precedenza a chi circola sulla strada. L’obbligo sussiste anche se le caratteristiche di dette vie variano nell’immediata prossimità dello sbocco sulla strada.
9. I conducenti di veicoli su rotaia devono rispettare i segnali negativi della precedenza.
10. Chiunque viola le disposizioni di cui al presente articolo è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 162 a euro 646.
11. Quando lo stesso soggetto sia incorso, in un periodo di due anni, in una delle violazioni di cui al comma 10 per almeno due volte, all’ultima infrazione consegue la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente da uno a tre mesi, ai sensi del capo I, sezione II, del titolo VI.
Viene fatto inoltre obbligo di concedere precedenza ai pedoni ed agli animali che eventualmente occupano la sede stradale.
La Segnaletica del “dare precedenza” e costituita da un cartello triangolare rovesciato dai colori rosso e bianco (nella segnaletica verticale) nonché da un triangolo bianco (nella segnaletica orizzontale).
Devono in ogni caso concedere precedenza, i veicoli che effettuano manovre di retromarcia, così come i mezzi che effettuano un qualsiasi cambiamento di corsia.
Nella circolazione in prossimità di rotonde, a meno di differenti indicazioni dettate dalla segnaletica orizzontale, vige l’obbligo di precedenza ai veicoli che stanno già percorrendo la rotatoria.
Vi è poi la regola generale della precedenza a destra che si applica ogni volta che un incrocio non presenta segnaletica specifica sulla precedenza, in incroci tra strada in cui vi è lo stesso segnale di precedenza (ad esempio un incrocio regolato da semafori entrambi verdi), oppure in presenza di segnali come quelli seguenti (il segnale come quello di sinistra ma senza la barra nera, significa che si sta viaggiando su una strada che gode sempre del diritto di precedenza a meno di ulteriori indicazioni).