La Toyota GT-86 avrà una seconda generazione, come rivelato dal presidente di Toyota Europe Karl Schlicht: secondo queste indiscrezioni Toyota non vuole ripetere l’errore fatto con la Celica, la cui linea è stata abbandonata dal 2006 lasciando un vuoto.
Si vorrebbe invece cercare di mantere attiva sul mercato la sua proposta sportiva, che vedrà prossimamente anche il ritorno della Supra. Lo sviluppo della nuova GT86 comunque andrà di pari passo con lo sviluppo della Subaru BR-Z, di cui in effetti il presidente delle Fuji Heavy Industries, Yasuyuki Yoshinaga aveva accennato nel Luglio 2014. Si specula sul fatto che potrebbe esserci anche per la nuova GT86 una partnership con BMW, maturata dalla collaborazione per lo sviluppo della Supra.
Come detto dallo stesso presidente Schlicht, è importante per l’immagine di Toyota mantenere un’offerta sportiva nel listino, e per questo la GT86 continuerà il suo lavoro in una seconda generazione.
La prima generazione fu effettivamente di grande impatto, perché era tutto sommato una sportiva economica, ma quando uscì, Toyota parlava di una vettura con un alto livello di customizzazione, cosa questa su cui alla fine non si è spinto. Si spera che con la seconda generazione ci siano più attenzioni verso la vettura da parte della casa, dopo averla messa a listino.
Ufficialmente la GT86 fece il suo debutto al Tokyo Motor Show del 2011, segnando il ritorno di Toyota nel ramo sportivo. La vettura fu sviluppata insieme alla Subaru, il cui modello veniva venduto col nome di BR-Z. In questa partnership, Toyota aveva il compito di sviluppare il design della vettura.
Appena fu lanciata sul mercato la GT86 diventò subito popolare: dava a tutti gli effetti la sensazione della sportiva, aveva un motore Boxer da 2 litri che sviluppava 200 cavalli e 205 Nm di coppia.
Con la trasmissione manuale a sei rapporti, 7.6 secondi erano sufficienti per portarla da 0 a 100 km/h. Ultimamente la GT86 ha perso parte del suo lustro, anche continua ad essere popolare in vari mercati del mondo.