Lo scenario è quella del Salone Retromobile di Parigi e siamo a Febbraio dell’anno in corso. Una Ferrari 335 S Spider Scaglietti del 1957 è stata venduta a Parigi per oltre 32 milioni di euro, diventando ufficialmente l’auto più costosa della storia.
Il propulsore (collocato anteriormente) è un Ferrari a 12 cilindri disposti a V con cilindrata 4.0 non sovralimentato turbo, e capace di raggiungere, grazie ai suoi 390 cv di potenza governati da un cambio manuale a 4 rapporti, una velocità massima di 300 km/h, che in frenata veniva ridotta dai freni a tamburo.
La trazione era posteriore e lo sterzo era a vite senza fine.
La spider in questione è ovviamente a due posti con carrozzeria in alluminio ed è stata rigorosamente costruita per le corse dalla casa del cavallino rampante tra il 1957 e il 1958.
La distribuzione presentava un doppio albero a camme in testa con due valvole per ciascun cilindro, mentre i carburatori erano ben sei della ditta costruttrice Weber. Quattro spinterogeni favorivano l’accensione (che era doppia), la frizione era con più dischi (cosiddetta a multidisco).
Gli ammortizzatori erano idraulici e lo schema sospensivo presentava un anteriore con quadrilateri trasversali indipendenti, con molle elicoidali e una barra per limitare al massimo il rollio, mentre il Ponte De Dion (utilizzato poiu anche su alcune Alfa Romeo in futuro), interessavano il posteriore con anche una balestra trasversale.
La Ferrari Scagliatti Spider di cui si sta parlando è passata anche alla storia per un episodio fortemente spiacevole: durante la Mille Miglia del 1957, sul rettilineo della strada che conduce da Brescia a Mantova, nei pressi di Guidizzolo, lo scoppio di una gomma fece sbandare l’auto scaraventandola in un fossato e travolgendo diversi spettatori.
Nello stesso anno l’auto arrivò alla vittoria più importante nel Gran Premio del Venezuela, oltre a stabilire il giro più veloce della famosissima 24 Ore di Le Mans, con la media di ben 192 kmh. Sempre in Venezuela la Ferrari Scaglietti Spider 315 S vinse la 1000 km, davanti alla sorella e stabilendo una doppietta storica per la casa di Maranello e incamerando punto fondamentali per il titolo del mondiale costruttori, vinto proprio dalla Ferrari.
Il passato nelle competizioni di questo bolide del 1957 è stato comunque glorioso non soltanto in termini di risultati sportivi, ma anche dal punto di vista della guida, dato che al volante di essa si sono accomodati piloti importanti e decisivi, come ad esempio Stirling Moss e Peter Collins.
Non è mai facile determinare il valore a priori di un’auto e soprattutto non è mai facile scoprire le cifre esatte, perchè voci si rincorrono, altre vengono taciute per riservatezza, ma la curiosità è che l’asta in questione viene condotta dalla stessa casa che l’anno scorso battè sempre una Ferrari a 16,3 milioni di euro (Ferrari 250 GT Spyder California), mentre fino a questo momento il primato era di un’altra rossa di Maranello, una Ferrari 250 GTO del 1962, che venne acquistata in America ad un asta ad una cifra di 38 milioni di dollari,paragonabili a quasi 28,5 milioni di euro.