Porsche ha mostrato al mondo le immagini dell’esemplare unico di Porsche 911 GT3 RS che ha realizzato per rendere omaggio al pilota svizzero Jo Siffert venuto a mancare in pista quasi 50 anni fa. Un’auto quindi destinata a fare gola a molti collezionisti sparsi per il mondo che faranno di tutto per aggiudicarsela. Scopriamo come si presenta e cosa ha di così speciale.
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Porsche 911 GT3 Jo Siffert: un modello che unisce passato e presente
Prima di parlare dell’auto è bene parlare del pilota a cui è dedicata, Jo Siffert talento delle corse tra gli anni 60 e 70 con apparizioni in svariate competizioni, tra cui la Formula 1 e le gare di durata con le Sport Prototipi senza tralasciare le gare su strada.
Un driver poliedrico che nel 1969 ha ottenuto la prima vittoria internazionale per Porsche alla 1000 km di Zeltweg a bordo della mitica Porsche 917.
La GT3 RS “Jo Siffert” infatti ha una carrozzeria verniciata in modo identico all’auto da corsa, Porsche ha chiesto aiuto anche a Shell per replicare al massimo i loghi presenti sulla vettura guidata da lui 55 anni fa.
Gli interni hanno il richiamo del casco di Siffert sul poggiatesta e i sedili sono realizzati con il Race-Tex tessuto utilizzato sulle scocche a guscio nelle auto della casa di Zuffenhausen. La firma di Siffert è presente sul battitacco, sul coperchio della console centrale e sul portachiavi in pelle.
L’auto verrà estratta a sorte tra gli acquirenti interessati in occasione della Fiera Auto Zurich che si terrà dal 7 al 10 novembre prossimi.
Il prezzo non è stato comunicato ma considerato il fatto che si tratta di un modello iper-esclusivo supererà di gran lungo delle Porsche Exclusive Manufaktur già molto costose.
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Ideata per lanciare il programma Sonderwunsch
Porsche ha riportato in voga il nome Sonderwunsch utilizzato per i modelli degli anni ’70 e l’obiettivo è quello di offrire il più alto livello di personalizzazione possibile.
Se si va oltre l’Exclusive Manufaktur si entra in questo gotha della casa tedesca, portando il cliente a recarsi a Zuffenhausen o a Los Angeles per parlare con chi si occupa della produzione, fornendogli anche le tempistiche di consegna.
