Peugeot Onyx prezzo, interni e concept della supercar francese del 2012, attualmente esposta al Salone di Parigi per un modello ancora attuale.
Argomenti trattati
Peugeot Onyx prezzo, interni e-concept del prototipo francese esposto a Parigi nel 2012.
Questo non è un modello appena uscito ma appare comunque un modello interessante ed attuale. Per risalire alle sue origini, bisogna risalire al 2012, anno in cui la Peugeot ha partorito questo modello come una supercar futuristica nel prezzo , interni e concept. Ad oggi, dopo sette anni, il concept della casa francese non solo non da l’impressione di essere stato superato ma risulta ancora proiettata nel futuro. Questo non fa che dimostrare la lungimiranza di Peugeot, oltre al suo essere sempre perfetta anche a distanza di anni.
Onyx si mantiene giovane con il suo motore ibrido ed il suo design liscio che scivola giù verso il cofano. Per vedere il concept andiamo al Salone dell’auto di Parigi. Per una visione più introspettiva, analizziamo insieme gli interni, le misure ed il motore di questo modello non neonato ma ancora fresco.
Per prima cosa, quanto è grossa Peugeot Onyx? La supercar francese dimostra non essere solo lungimirante ma anche lunga in maniera fisica.
La sua lunghezza effettiva è 4,65 metri ed è molto larga. Contiamo infatti una larghezza che arriva a 2,20, la metà di quanto è lunga. L’altezza da terra misura invece 1,13 metri.
La sua carrozzeria è quella affascinante delle supercar. Realizzata con un design affusolato e spigoloso al contempo, la supercar presenta un tetto compatto, ovvero corto e basso e le fiancate imponenti. La Peugeot è moderna ed attuale ma porta con sè un tocco del passato recente nella sua mascherina, disegnata con il look Peugeot di quegli anni, come anche il tettuccio. Quest’ultimo contiene infatti un richiamo al modello RCZ del marchio francese, uscito da poco nel 2012, la doppia bolla.
L’aspetto dell’auto è “acqua e sapone”, ma dalla bellezza incredibile creata dal gioco di colori e materiali in grado di fare girare la testa ancora oggi. A contrasto con la linea unica che avvolge l’auto, priva di portiere e con telecamere a sostituire gli specchietti (un tocco geniale ed avvienieristico), il materiale che la compone è uno stupendo e forte mix di fibra di carbonio e rame.
A guadagnare della sua nettezza di design è l’aerodinamica, il cui coefficiente calcolato di resistenza all’avanzamento è 0,30.
Il Leone ha pensato di ruggire anche all’interno di questo concept con una scelta di interni che si sposa perfettamente con il look esterno. A ribadire il suo intento di andare incontro all’avvenire, l’interno dialoga perfettamente con l’esterno mantenendone intatto il look futuristico e particolare, con un volante che sfida la consuetudine non essendo circolare ma spigoloso come le linee della carrozzeria e una tecnologia digitale integrata.
Anche la console è moderna ed i sedili completano questo “ritorno al futuro”, in cui i due posti dell’auto provengono da una nicchia nel rivestimento posteriore di questo abitacolo strano ma affascinante.
La supercar francese si dimostra un concept perfetto per le gare di durata. Il telaio scelto è in fibra di carbonio realizzato con i vari pezzi avanzati dalla scocca, e fra quello e l’aerodinamica si ottiene un’auto super leggera, di soli 1.100 kg. L’impatto di potenza finisce scaricato a terra direttamente sulle ruote posteriori tramite le sei marce del cambio sequenziale.
Sotto il cofano c’è un motore turbodiesel V8 Hybrid HDi FAP da 3,7 litri e di 600 cv unito ad un elettrico di 80 cv, alimentato tramite batterie agli ioni di litio.