La Peugeot 408 sarà la protagonista del Salone dell’Auto di Parigi il prossimo ottobre, prima di arrivare nelle concessionarie Peugeot all’inizio del 2023. Questa ottava edizione della Serie 400 inaugura un tipo di silhouette ancora raro sul mercato e rappresenta un’occasione per ripercorrere una linea iniziata nel 1934 con la 401.
Percorriamo quindi una breve storia che precede la Peugeot 408.
Dalla Peugeot 401 alla 408…
Nel 1934, la Peugeot 401 incarna la berlina di fascia media logicamente inserita tra la 201 e la 601. Più che la discreta e classica berlina, è la versione coupé/cabriolet, la Peugeot 401 Eclipse, a essere ricordata. La Peugeot 402 subentra nel 1935 e si impone con le sue linee aerodinamiche, le sue curve fluide e soprattutto i suoi fari, centrati e posizionati dietro la calandra. Questa disposizione è nota come fuso di Sochaux. Rimase in catalogo fino al 1942. La Peugeot 403 fa la sua comparsa nella primavera del 1955. Questo primo modello, le cui linee furono disegnate da Pininfarina, fu comunque uno dei simboli del conservatorismo caro a Peugeot, soprattutto se confrontato con la sua immediata rivale, la Citroën DS, presentata pochi mesi dopo.
La leonessa fu commercializzata per 11 anni e copriva un ampio spettro, berlina, station wagon, cabriolet (interpretata sullo schermo dal tenente Colombo), senza dimenticare il pick-up. Derivati della berlina furono in vendita fino al 1966. A differenza di quest’ultima, che sarà sostituita dalla 404 a partire dal 1960, le cui linee all’americana volevano contrastare la modernità della DS. La gamma Peugeot 404 ha ripreso la stessa silhouette del suo predecessore, compreso l’indistruttibile furgone che è stato prodotto per oltre 20 anni e che è andato in pensione nel 1988. A questo si aggiunge l’elegante coupé, che rimane a tutt’oggi una delle più belle creazioni decorate con un leone.
La Peugeot 404 berlina esce di scena nel 1975. Per la serie 400 c’è stata una lunga parentesi, poiché il ruolo di berlina familiare è stato poi affidato successivamente alla Peugeot 504 e poi alla Peugeot 505. In effetti, la Peugeot 405 è arrivata solo nel 1987. La gamma era limitata alla berlina, anche se il carrozziere francese Heuliez aveva già studiato nel 1987 una carrozzeria coupé che avrebbe conquistato il mercato nordamericano. Ricordiamo piuttosto le sue imprese nei rally-raid e le versioni Mi 16 (160 CV) e Turbo 16 che capitalizzavano 220 CV.
Quando Peugeot pensava a una 406 coupé in casa…
Nell’autunno del 1995 subentra la Peugeot 406 con ambizioni ancora maggiori, come dimostra la variante V6 a 24 valvole. La berlina era completata da una station wagon, mentre l’elegante coupé firmato da Pininfarina faceva girare la testa. Si noti che l’idea di una 406 Coupé era in cantiere fin dall’inizio del modello, come testimonia il prototipo della 406 Toscana. Nel 2004, la Peugeot 407 incarna un certo rinnovamento con proporzioni piuttosto particolari. Un lungo sbalzo anteriore e un parabrezza la cui base, situata in linea con l’asse anteriore, ricorda più il profilo di una monovolume che quello di una berlina.
La famiglia 407 si basa su un trio: una berlina, una station wagon e una coupé che sarà l’ultima del suo genere. Nel 2011, la Peugeot 407 esce di scena, lasciando spazio a una seconda parentesi affidata ancora alla famiglia 500, con appunto due generazioni di 508.
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