Dal 2017, primo anno completo di commercializzazione, tutti i superlativi sono stati utilizzati per descrivere il successo commerciale della Peugeot 3008 “2”. Va detto che dal suo lancio, la seconda generazione è apparsa regolarmente sul podio delle vendite in Italia, anche se normalmente ci sono modelli molto più economici. Soprattutto, qualunque sia la sua posizione in classifica, la 3008 ha sempre schiacciato i suoi diretti concorrenti Renault Kadjar, Nissan Qashqai, Citroën C5 Aircross e l’altra VW Tiguan.
A parte la crisi sanitaria e industriale, dopo tre anni il SUV del Leone non ha subito nemmeno il tradizionale rallentamento delle vendite. E il suo visibile restyling nel 2020 non ha di fatto aumentato i suoi punteggi. Ma mentre Peugeot è impegnata a lavorare alla sua sostituzione, l’intoccabile Sochaux sembra finalmente indebolirsi in questo 2022… Tra gennaio e luglio, è in calo del 40% rispetto ai primi 7 mesi del 2021, con appena più di 20.000 unità vendute (8°).
È ancora il SUV compatto più venduto, ma la dinamica dei suoi concorrenti potrebbe fargli perdere questa posizione entro la fine dell’anno. Il calo è ancora più grave nel settore privato (-53%), dove si colloca solo al 25° posto!
Peugeot 3008: una concorrenza molto più agguerrita
Questi risultati così scarsi e senza precedenti possono essere spiegati da diversi fattori. Sebbene questa seconda generazione non abbia perso nulla delle sue qualità stradali e della sua omogeneità, non sorprende più nessuno. Spettacolare alla sua prima uscita, il francese è stato presente in ogni angolo della strada per diversi anni, portando ad una certa stanchezza tra gli acquirenti. Una soluzione tanto più plausibile in quanto alcune rivali stanno facendo meglio della 3008. Innanzitutto la Renault Arkana, che ha una forma molto più originale e può contare su motori ibridi non ricaricabili, più accessibili e già efficienti.
Possiamo anche citare la Hyundai Tucson, che si rivolge a più persone rispetto al SUV Peugeot. Anche in questo caso, la casa coreana può contare su una nuova plastica, ma anche su una gamma di motori molto più ampia e su diverse versioni elettriche/benzina. Infine, non bisogna trascurare il ruolo dei nuovi 308. Vittima di una carenza di componenti al momento del lancio commerciale, questa terza generazione ha impiegato un po’ di tempo per decollare, ma ora sembra essere sulla strada giusta. Per molto tempo relegata alle spalle della 3008 perché meno vivibile e meno tecnica, la 308 ha messo le cose in chiaro.
Può anche contare su una variante station wagon con capacità familiari almeno pari a quelle del fratello maggiore, nonché su una versione PHEV da 180 CV a partire da 37.590 euro per la berlina e 38 euro per la station wagon, quando una 3008 PHEV da 225 CV richiede almeno 46.450 euro…