Le auto di Formula 1 sono la massima dimostrazione dell’ingegneria applicata al Motorsport. In questo articolo scopriremo come mai le monoposto corrono con le ruote scoperte e perché in più di 70 anni di esistenza sono rimaste tali.
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Perché le auto di Formula 1 hanno le ruote scoperte
Le auto di Formula 1 hanno le ruote scoperte perché nel 1950 anno in cui si diede il via al campionato mondiale, con la prima gara vinta da Farina su Alfa Romeo, si decise che le macchine dovessero essere le più veloci possibili.
Per poterlo fare queste dovevano essere totalmente diverse rispetto alle auto stradali ed infatti sono sprovviste di paraurti e parafanghi, evidenziando bene il profilo aerodinamico dell’auto ed anche le gomme, il fatto di non avere alcun ostruzione permette all’aria di scorrere sulle coperture andando ad aumentare il carico aerodinamico. Maggior carico aerodinamico si ha e più grip laterale si genera in curva.
Ecco perché le principali categorie di vetture da corsa su pista sono a ruote scoperte, oltre alla Formula 1 anche l’Indycar che corre sui tracciati americani e la Formula E che svolge le proprie gare su circuiti cittadini nelle più importanti città del mondo, corrono a ruote scoperte.
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Come sono cambiate le gomme negli anni?
Le auto di Formula 1 hanno cambiato la conformazione delle gomme nel corso dei decenni, gli anni 50 e 60 vedevano gomme dal battistrada ridotto e con dimensioni piccole perché anche le auto avevano un passo corto e spesso assomigliavano alle versioni stradali che utilizzavano le auto sportive dell’epoca.
Gli anni 70 e 80 hanno visto l’arrivo della gomma slick ovvero liscia, senza scalanature in grado di offrire sin dai primi giri il massimo del grip. Naturalmente queste dovevano essere adeguatamente scaldate altrimenti alla prima frenata non permettevano di entrare in curva.
Gli anni 90 e i primi 2000 videro le slick con scalanature ed ora si è di nuovo tornati ad avere gomme slick senza scalanature.
Chissà che in futuro la situazione non cambi grazie all’utilizzo di maggiori appendici aerodinamiche a ridosso della gomma così da creare una gomma “semi scoperta”.