Il suo nome tecnico è patente AM, ma è universalmente conosciuto come il patentino, ossia la patente che permette di condurre i ciclomotori.
Sono numerose le novità introdotte per quanto riguarda la patente per la moto. Una delle novità legislative introdotte prevede l’innalzamento dell’età per poter condurre i motocicli senza distinzione di cilindrata, passando da 21 a 24 anni.
Anche per quanto riguarda il patentino è cambiato qualcosa, vediamo quali sono le novità.
Innanzitutto, non esistono più da qualche anno i corsi preparatori, quindi il candidato alla patente AM dovrà studiare da sé per il conseguimento della patente.
Si possono seguire due strade: studiare da privatista e sostenere gli esami (teorico e pratico) presso la MTCT (motorizzazione) o recarsi presso un’autoscuola.
Il patentino permette di condurre ciclomotori e microcar con velocità massima non superiore a 45 km/h.
Il candidato al conseguimento della patente AM o patentino, deve avere almeno 14 anni d’età e presentare la documentazione necessaria. La patente, una volta conseguita, sarà valida in tutto il territorio della CE, eccetto nei Paesi che impongono l’età minima di 16 anni: in questo caso se si è in possesso della patente italiana, ma non si ha la suddetta età, la patente non autorizza alla guida.
Una nota dolente sono i costi, i documenti e i moduli necessari per il conseguimento del patentino:
In buona sostanza da privatisti il conseguimento della patente AM comporta una spesa di circa 150,00 euro e qualche buona ora di coda in fila agli sportelli della motorizzazione.
Nel caso in cui si opti per la “comodità” di un’autoscuola, il prezzo sarà maggiore, il costo dell’operazione si innalza a circa 250,00 euro.