Patente D: tutte le informazioni

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Chi intende intraprendere una professione legata alla guida di autobus deve per forza sottoporsi all’esame per ottenere la patente D.

Vediamo dunque quali sono le caratteristiche, i costi e le modalità per ottenere questo tipo di patente che ha, rispetto ad altre patenti, un valido sbocco nel mondo del lavoro.

Quanto costa la patente D?

Come per tutte le altre patenti, il costo varia in relazione alla scelta di fare l’esame da privatista o affidarsi ad una scuola guida. Nel primo caso, i costi fissi di iscrizione e bolli si aggirano attorno ai 220 euro; a questi si devono aggiungere i costi delle guide obbligatorie (quattro).

Se non si fa troppo ricorso alle guide facoltative, il costo complessivo potrebbe attestarsi attorno ai 500 euro, mentre se ci si rivolge ad una scuola guida i costi saranno più alti. Ovviamente, ogni scuola guida ha una propria politica di prezzi e dunque non sarà male verificare con attenzione i prezzi proposti. In ogni caso, dovrete mettere in conto almeno 1000 euro per conseguire la patente per la guida degli autobus.

Cosa puoi guidare con la patente D?

La patente D consente di guidare autoveicoli con un numero di posti superiori a 9, incluso il conducente. Si tratta di autobus di tutte le dimensioni, quindi. Tuttavia, se vi limitate a prendere solo la patente D, potrete guidare questi automezzi solo per uso proprio. Un gran bel vantaggio: chi è che non ha un pullman per uso privato parcheggiato in giardino… Per esercitare invece la professione di autista di pullman adibiti a trasporto di persone, dovrete acquisire anche il CQC (Carta di Qualificazione Conducente).

Si tratta di una carta di qualificazione indispensabile per coloro che vogliano esercitare la professione di autista con autobus NCC o alle dipendenze di compagnie di trasporto pubblico.

Fino a qualche anno fa, prima di prendere la patente per la guida dei bus superiori a 9 posti era necessario avere la patente B da almeno 12 mesi o la patente C da almeno 6. Oggi non è più necessario e l’unico obbligo che rimane è quello di avere una patente B.

Dal 2013 è stata anche introdotta la patente D1. Si tratta di una patente – per così dire – in tono minore, che consente di guidare i minibus (cioè gli autobus di dimensioni ridotte) con un numero di posti superiori agli 8 e inferiori ai 16. Le modalità per conseguire la patente D1 rimangono le stesse della patente D.

Come ottenere la patente D

Abbiamo già detto che chi vuole ottenere questo tipo di patente può iscriversi da privatista alla Motorizzazione o rivolgersi ad una buona scuola guida.

Sono stati stabiliti dei limiti di età per il conseguimento della patente D e D1. Servono rispettivamente 21 anni per la patente D1 e 24 per la D. Tuttavia, in quest’ultimo caso, l’età minima si riduce a 21 anni se viene anche acquisito il CQC.

La patente D deve essere rinnovata ogni 5 anni fino ai 60 anni di età. In seguito, la verifica dell’idoneità dovrà essere certificata annualmente presso la Commissione medica provinciale, fino all’età di 68 anni.

Oltre i 68 anni non è più consentito di guidare autobus e filobus e la patente D viene automaticamente declassata a categoria C.