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Tra le varie parti del motore, un accessorio poco conosciuto, ma di grande importanza è il debimetro, attraverso il quale si misura l’aria nel motore.
Quando parliamo di debimetro, ci riferiamo ad un flussometro, è montato su tanti motori a movimento alternativo a combustione interna. Serve a misurare la quantità d’aria aspirata dal motore
E’ costituito da un cilindro di plastica, messo nel condotto di aspirazione, ed è connesso al sistema di gestione elettronica per mezzo di due o più fili elettrici.
La sua utilità consiste nel calibrare alcuni parametri di gestione e per aiutare la centralina a selezionare la mappatura più consona alle condizioni istantanee; la centralina è un apparato elettronico che legge alcuni parametri attraverso sensori e seleziona la mappatura che reputa ottimale in base ai valori ottenuti, scegliendola tra quelle disponibili, determinate empiricamente dal costruttore.
Tra i parametri più importanti per la gestione del motore c’è la quantità d’aria in ingresso, e la sua misurazione avviene nel condotto di aspirazione
Ci sono tanti tipi di debimetro, di diversa qualità e più o meno costosi. Ci sono quelli meccanici e quelli elettronici. Tra i primi troviamo i sistemi a piatto basculante (MAF), per i secondi i sistemi a filo caldo (MAF) e a film caldo.
I sistemi meccanici eseguono la misura grazie alla posizione che assume un’aletta mobile, i sistemi elettronici al variare della corrente elettrica che fluisce attraverso un resistore.
Per quel che riguarda il sistema di funzionamento dei debimetri meccanici è piuttosto semplice: immaginiamo di applicare all’estremità di un tubo un foglio di carta fissato con nastro adesivo al punto superiore del tubo, in modo che funga da tappo. Ora proviamo a soffiare nel tubo.
più forte è il soffio, più il foglietto-tappo si aprirà come se fosse uno sportello. Misurando l’angolo di apertura si può calcolare il flusso. L’aletta imperniata su un fulcro è detta piatto basculante. L’aletta imperniata su un fulcro è detta piatto basculante.
Il fondamento del debimetro a film caldo si basa sulla misura della corrente elettrica necessaria per mantenere a una certa temperatura – di solito 120 °C – una membrana immersa nel flusso d’aria in ingresso.
La membrana viene riscaldata da un resistore e raffreddata dal flusso d’aria che le sottrae per dissipazione il calore fornito dal resistore. L’aria aumenta o diminuisce la temperatura dell’aria, All’aumentare della corrente necessaria, misurata con un ponte di Wheatstone. Il debimetro a filo caldo, piuttosto che una membrana utilizza un filo. Ed entrambi possiedono un proprio sistema elettronico di controllo. Esistono debimetri senza il resistore. In alcuni casi si impiegano fili caldi oppure due o anche tre film caldi.
Solitamente non v’è bisogno di una manutenzione periodica del debimetro, in ogni caso può essere sporcato soprattutto da vapori d’olio e pulviscolo, e in questo modo alterarne la taratura, soprattutto nei tipi a film
Prima della pulizia che deve avvenire con cautela, bisogna rimuoverlo dal condotto d’aspirazione che adduce l’aria dalla presa dinamica o dal compressore verso i collettori d’aspirazione. A questo punto spruzzare un po’ di spray per pulire i circuiti elettronici dall’interno.
Lo spray è necessario che sia di tipo ad alta evaporazione e zero residui (in genere a base di alcool isopropilico), la cui asciugatura richiede qualche minuto di attesa prima del rimontaggio