La panda 4x4 è un mito. Piccola ed economica, ha prestazioni da gran fuoristrada. Perfetta per ogni terreno, analizziamo la scheda tecnica.
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La Fiat Panda 4×4 è molto di più della versione a trazione integrale dell’utilitaria.
E’ infatti un vero e proprio piccolo suv, con una spiccata attitudine per l’off-road, L’assetto rialzato da terra, le protezioni di plastica per la carrozzeria, le protezioni per il motore e il paraurti bombato la rendono perfetta per qualsiasi terreno, meglio se sconnesso.
La prima Fiat Panda 4×4 risale al 1983: 3 anni dopo la presentazione della prima Panda cittadina, quella disegnata da Giorgietto Giugiaro. E fu proprio Giugiaro a pensare alla versione 4×4. Un’intuizione geniale, se si pensa al successo di questo piccolo Suv, che negli anni non soltanto ha guadagnato quote di mercato, ma ha meritato anche premi internazionali, per esempio è stato nominato “Suv dell’anno”.
Nella prima versione, il motore era un 965cc da 48 CV di potenza, e il sistema di trazione integrale era inseribile e prevedeva la prima marcia ridotta da utilizzare solo in caso di necessità.
La quinta marcia era lunga quanto la quarta delle versioni a due ruote motrici.Negli anni il sistema è stato perfezionato:uno dei modelli di più grande successo è senz’altro la Panda 4×4 Sisley, una serie limitata di lusso presentata nel 1987.
Tale modello prevedeva una serie di optional, tra cui i lavafari, gli interni in eco-pelle, il cielo in velluto e l’inclinometro, proprio come sulle più grandi e costose fuoristrada.
Per Panda 4×4 vuol dire muoversi su terreni a bassa aderenza, arrampicarsi quasi ovunque. Oggi Panda 4×4 va a posizionarsi intorno ai 17.500 euro per la versione che monta TwinAir 85 cavalli e introno ai 18.000 euro per la motorizzazione 1.3 Multijet 95 cavalli.
Fiat Panda 4×4 misura 33 millimetri in più rispetto al modello cittadino: d’altro canto monta paraurti specifici e resistenti, utilissimi quando si affrontano situazioni off road.
La Fiat Panda 4×4 è anche più alta rispetto agli altri modelli: sono ben 54 i millimetri in più. I cerchi in acciaio da 15 pollici montano – di serie – pneumatici M+S, il che permette alla Panda 4×4 di muoversi tranquillamente anche sui terreni fangosi o innevati.
Ovviamente il cuore è nel sistema di trazione a quattro ruote motrici, che prevede un sistema di bloccaggio elettronico del differenziale denominato ELD (Electronic Locking Differential).
Il che significa che, in caso di slittamento, una forza frenante agisce sulle ruote: la coppia motrice viene ripartita sulle ruote che hanno più grip. L’ultimo modello è uscito nel 2017 e rievoca quello mitico del 1983: rispetto al modello precedente, sono nuovi i cerchi neri, ed è nuova la copertura del mozzo 4×4 marcata in rilievo.
Nuovissime anche le calotte specchio e le maniglie delle portiere, così come è inedita la combinazione di sedili in tessuto con cuciture a contrasto.
Il motore è un 1.3 Multijet da 95 CV e 200 Nm, erogati rispettivamente a 3.750 e 1.500 giri, abbinato a un cambio manuale a 5 marce. Non sono previste le marce ridotte, ma nei percorsi fuori strada si può fare affidamento sui rapporti corti.
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I coprisedili rosso-bianchi, utili per non macchiare e/o danneggiare i sedili dell’auto, sono compatibili per i modelli di Panda dal 2012 a oggi. Il logo Panda è ricamato sul tessuto ecopelle; tale tessuto è posto in posizione centrale ed è accoppiato con cotone e poliestere ai lati.