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Vi sono elementi che sono determinanti per il funzionamento e l’armonia di ogni componente meccanica della nostra auto.
Uno di questi è l’olio motore.
Saper scegliere l’olio motore è una decisione molto importante. Una scelta sbagliata può compromettere il motore. Le marche dell’olio motore sono altresì importanti. Bisognerebbe diffidare, quando al supermercato si vede una marca con un prezzo troppo basso. La qualità prima o poi si paga. Con l’olio motore sbagliato i danni possono arrivare a migliaia di euro.
Ci sono tanti tipi di olio motore, con grandi differenze.
La classificazione più ampia è questa: olio minerale, olio sintetico ed olio long life. Il primo è quello più grezzo, ed è molto indicato per le macchine agricole. Il secondo ed il terzo sono quello indicati per l’uso su autovetture e l’ultimo in particolare è quello più indicato per motori moderni e/o particolarmente potenti. Ogni lubrificante è descritto da una sigla, ad esempio 5w30. Sono cifre che indicano le caratteristiche di viscosità dell’olio, perché un olio motore denso ha un rendimento molto differente da uno che è meno denso.: la prima cifra indica la prestazione a basse temperature, la seconda ad alte temperature.
Queste indicazioni corrispondono alla scala della SAE ( Society Automotive Enginners). E’ importante che in fase di scelta dell’olio rispettiate le prescrizioni della casa circa questa indicazione.
Lo scopo dell’olio motore è quello di proteggere le superfici metalliche dall’usura e di ridurre l’attrito tra le parti meccaniche in contatto e in movimento tra loro. Altra funzione importante dell’olio è quella di contribuire al raffreddamento dei meccanismi, trasferendo il calore dalle zone più calde a quelle più fredde, mantiene puliti gli organi meccanici contrastando la formazione di depositi, permette la tenuta fra le fasce elastiche e il cilindro.
Tutti i tipi di olio motore sono costituiti da: olio base ( sostanza solvente con proprietà lubrificante all’interno del quale sono disciolti gli additivi); pacchetti di addittivazione, un insieme di sostanze chimiche necessarie per conferire le prestazioni al lubrificante e che ne determinano le specifiche; miglioratori delle caratteristiche reaologiche, sono sostanze che agiscono sulla capacità di scorrimento del lubrificante, permettendo una buona fluidità a bassa temperatura e nello stesso tempo una buona viscosità ad alta temperatura.
Queste sostanze sono polimeri, in grado di aumentare l’indice di viscosità in modo tale da contrastare la diminuzione di viscosità all’aumentare della temperatura. Altre sostanze quali i miglioratori del punto di scorrimento, sono in grado di consentire lo scorrimento dell’olio a bassa temperatura inibendone il congelamento.
L’operazione di verifica del livello dell’olio va fatta a motore rigorosamente spento. Si estrae l’astina, la si pulisce con un panno, la si reinserisce nel suo alloggiamento e poi la si rimuove nuovamente.
E’ questo il momento in cui si può controllare il livello del lubrificante, che deve essere compreso tra le due tacche, per essere considerato ottimale. Se il livello dell’olio si trova sotto il minimo, è meglio ricorrere subito presso un officina o la stazione di servizio più vicina. Se si ha a disposizione olio della giusta gradazione ( riportata sulla sigla del libretto), si può anche fare da sè. Va aggiunta la quantità di lubrificante necessaria ad innalzare il livello entro l’intervallo indicato dalle tacche sull’astina.
Per evitare sbavature vi potete aiutare con un imbuto
Quando è il momento di cambiare olio motore? E’ molto importante la giusta regolarità, questo perchè l’olio motore è soggetto a degrado e consumo.
L’olio di un motore a benzina andrebbe cambiato regolarmente ogni 15000/20000 Km, tale chilometraggio è indicato sul libretto d’uso e manutenzione della vettura; per l’olio di un motore a diesel, il ricambio andrebbe fatto ogni 30/35000 Km. Ad ogni modo, sia per quel che riguarda il motore a benzina, sia per quel che riguarda il motore a diesel, è sempre meglio se questi chilometri vengono anticipati, perchè non può che far bene al propulsore.
In più, tenete presente che le prescrizioni delle case prevedono la manutenzione ad intervalli fissi, in anni o chilometri. Quindi anche se fate poca strada, è importante che sostituiate spesso il lubrificante.
Vediamo ora come si cambia l’olio. E’ necessario che l’auto sia un poco sollevata da terra. Mettetene una coppia lunga+corta, una sopra all’ altra, davanti ad ogni ruota e fate salire lentamente i due piccoli gradini.
Una volta sopra , inserite la prima marcia, spegnate il motore e tirate accuratamente il freno a mano. A questo punto dovreste avere la possibilità di strisciare sotto l’auto per accedere al bullone che consentirà di svuotare l’olio esausto.
Procedete ora a svitare la vite, non prima di aver sistemato un recipiente che possa contenere l’olio esausto al di sotto della coppa del motore. Mettetevi dei guanti di lattice, la funzione del lattice è quella, oltre che di non sporcarvi, anche e sopratutto di non scottarvi nel caso in cui il motore fosse esageratamente caldo.
Quando la vite è prossima ad essere rimossa spostatela di lato, in modo che lo zampillo di olio caldo non vi coli sulle mani.
Una volta tolta la vite, l’olio esausto colerà dentro la bacinella. Aspettate dieci minuti e poi svitate con l’apposita chiave a nastro il filtro dell’olio motore . Quando vediamo che non esce più olio dall’apertura si può procedere a reinserire il tappo/vite e la rondella che lo accompagna nella sede originaria.
Ora collocate il filtro dell’olio nell’apposito alloggiamento; prendete il nuovo filtro e, immergendo un dito nell’ olio motore (quello nuovo!), lubrificate con cura la guarnizione che, una volta avvitato il filtro, entrerà a contatto con il corpo del motore. Avvittate a mano il filtro e stringetelo più forte che potete. Utilizzando, poi, la stessa chiave a nastro che avete utilizzato per svitare il filtro dell’olio, procedete ad avvitarlo nuovamente e stringete per bene per evitare fuoriuscite di olio.