La FIA inasprisce le sanzioni per comportamenti scorretti nel motorsport
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Il recente aggiornamento del regolamento sportivo da parte della FIA ha suscitato un acceso dibattito nel mondo del motorsport. Dopo i controversi eventi di Singapore, in cui Max Verstappen è stato punito per un linguaggio inappropriato, la Federazione ha deciso di adottare una linea decisamente più severa. Le nuove norme, approvate di recente, prevedono sanzioni inasprite e controlli più rigorosi, segnando un cambiamento significativo nella gestione delle condotte dei piloti.
Secondo l’appendice B del nuovo regolamento, l’uso di linguaggio volgare costerà ai piloti una multa di 10.000 euro. Anche la diffusione di messaggi politici e il mancato rispetto delle cerimonie ufficiali saranno sanzionati severamente. Per i piloti di Formula 1, le multe saranno quadruplicate, portando le sanzioni a cifre considerevoli. Inoltre, in caso di infrazioni ripetute entro due anni, le penalità possono arrivare fino a 30.000 euro, con la possibilità di sospensione e detrazione di punti dalla classifica di campionato.
La nuova linea dura della FIA ha sollevato preoccupazioni tra i piloti e le associazioni che li rappresentano. La GDPA, l’associazione a difesa dei piloti, ha recentemente inviato una lettera aperta chiedendo una gestione più equa delle sanzioni. Tuttavia, la risposta della Federazione sembra andare in direzione opposta, aumentando la distanza tra i protagonisti del circus e l’organo di controllo. Le dichiarazioni del presidente della FIA, Mohammed Ben Sulayem, che ha affermato che “la gestione della FIA non è affare dei piloti”, non hanno certo contribuito a migliorare il clima di collaborazione.
Con l’avvicinarsi del mondiale 2025, le posizioni tra la Federazione e i piloti appaiono più distanti che mai. Le nuove regole potrebbero avere un impatto significativo sul modo in cui i piloti si relazionano con la FIA e tra di loro. La crescente tensione potrebbe influenzare non solo le performance in pista, ma anche l’immagine del motorsport nel suo complesso. Sarà interessante osservare come si evolverà questa situazione e quali saranno le ripercussioni sulle prossime stagioni di Formula 1.