Scopri le novità fiscali per le auto aziendali dal 2025.
Le modifiche alla tassazione dei fringe benefit e le loro conseguenze per i dipendenti
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Dal 1° gennaio 2025, la tassazione delle auto aziendali subirà un cambiamento significativo, con l’introduzione di nuove regole che potrebbero avere un impatto notevole sui dipendenti e sulle aziende. Le auto aziendali, utilizzate sia per scopi lavorativi che privati, sono considerate fringe benefit e, pertanto, soggette a tassazione. Questa modifica normativa si basa non più sulle emissioni di CO2, ma sulla tipologia di alimentazione del veicolo, favorendo le opzioni più ecologiche.
Le nuove aliquote fiscali penalizzeranno in particolare le auto termiche e ibride con emissioni superiori a 160 g/km di CO2, che rappresentano la maggior parte del parco veicoli aziendali. Le associazioni di categoria hanno già avvertito che questa modifica potrebbe comportare un aumento medio del valore imponibile del fringe benefit di circa 1.600 euro all’anno per un milione di contribuenti.
I dipendenti della classe media, che utilizzano prevalentemente vetture a benzina o diesel, saranno i più colpiti da questa riforma.
Un aspetto critico della nuova normativa riguarda i contratti di auto aziendali già stipulati. Infatti, le auto ordinate nel 2024 ma non ancora consegnate potrebbero essere soggette alle nuove aliquote, nonostante siano state ordinate sotto la vecchia normativa. Inoltre, c’è il rischio che le auto già assegnate e immatricolate fino al 2024 non possano più beneficiare delle regole fiscali precedenti, portando a un aumento significativo della tassazione per i dipendenti.
Per affrontare queste problematiche, il Governo sta considerando l’introduzione di una clausola di salvaguardia per proteggere i contratti esistenti.
Con l’approvazione di un emendamento al decreto Bollette, si prevede di mantenere le regole fiscali attuali per i veicoli concessi in uso promiscuo dal 1° luglio 20. Tuttavia, questa misura comporterà un costo per lo Stato, stimato in 8,3 milioni di euro per il 2025.
Le aziende e i dipendenti dovranno quindi prepararsi a un cambiamento significativo nel panorama fiscale delle auto aziendali, con la necessità di adattarsi a nuove regole e considerare le implicazioni economiche delle loro scelte di mobilità.