Patenti Moto: cosa sappiamo sulla nuova direttiva per le licenze

Nuova riforma UE per le patenti delle moto, addio all'esame e spazio a guide certificate con istruttori o scuole guida.

L’Unione Europea ha stabilito una nuova direttiva per il conseguimento delle varie patenti di guida, scopriamo come questa impatterà sul processo di formazione ed acquisizione delle licenze per le motociclette che in Italia sono 3 (4 se si comprende la AM per i motorini).

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Cosa dice la nuova direttiva relativamente alle patenti per le moto

La nuova direttiva per le motociclette dovrà essere recepita dai paesi membri entro due anni ed in particolare appiana a livello continentale le procedure per la sospensione ed il ritiro della patente di guida.

Per quanto riguarda le patenti delle moto, per ottenere il passaggio per gradi dalla A1 quella per il 125, alla A2 e successivamente per la A serviranno delle guide certificate sotto l’egida di una scuola guida o di un istruttore certificato.

In Italia rimane la possibilità di conseguira la patente A2 a 18 anni e a 20 anni la A se si è in possesso della A2 da almeno 2 anni. Non ci sarà quindi più il classico esame che renderà idoneo il conducente, le guide certificate dall’esaminatore valgono l’ottenimento della licenza, non è ancora chiaro dopo quante guida si possono ottenere le patenti, solitamente queste sono 10.

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Patente in formato digitale

Una volta superate le guide certificate al candidato verrà rilasciata la patente in formato digitale, quindi consultabile tramite smartphone, tuttavia è possibile richiedere il formato cartaceo.

In Italia questa possibilità è diventata ufficiale già da dicembre 2024 grazie all’introduzione dell’app IO per smartphone che permette di avere i principali documenti di identità sul proprio device.

Un vantaggio che non comporta lo smarrimento o la mancanza del documento anche se può essere negativo in caso di furto perché i propri dati sensibili sono alla mercé dei criminali.

Scritto da Filippo Imundi
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