Novità sulle patenti di guida: cosa cambia in Europa e in Italia

Scopri le principali modifiche alle normative sulle patenti di guida in Europa e in Italia.

Condividi

Le nuove scadenze per le patenti di guida

Con l’entrata in vigore della nuova direttiva europea, le patenti di guida per auto e moto avranno una validità estesa a 15 anni, rispetto ai 10 anni attuali. Questa modifica rappresenta una delle principali novità introdotte, che mira a semplificare e armonizzare le norme in tutti i Paesi membri dell’Unione Europea. Tuttavia, per i conducenti di età superiore ai 50 anni, le scadenze rimarranno più frequenti: ogni 5 anni fino ai 70 anni, ogni 3 anni fino agli 80 anni e ogni 2 anni oltre gli 80 anni.

Patente digitale: un passo verso la modernità

Un’altra innovazione significativa è l’introduzione della patente digitale, che sarà disponibile su smartphone e altri dispositivi mobili. Questo nuovo formato, che sarà integrato nel futuro Portafoglio europeo dell’identità digitale, consentirà ai cittadini di circolare liberamente in tutti i 27 Paesi membri. In Italia, la patente elettronica è già in uso, ma la nuova versione europea rappresenta un ulteriore passo avanti, permettendo una maggiore flessibilità e accessibilità.

Normative per neopatentati e conducenti professionisti

Le nuove regole prevedono anche un periodo di prova di almeno due anni per i neopatentati, con norme più severe riguardo alla guida in stato di ebbrezza. Inoltre, i giovani potranno iniziare a guidare accompagnati a partire dai 17 anni, un’opzione già presente in Italia ma che non ha riscosso grande successo. Per quanto riguarda le licenze professionali, l’età minima per ottenere la patente di guida per autocarri sarà abbassata a 18 anni, mentre per gli autobus a 21 anni, a condizione di possedere un certificato di idoneità professionale.

Prossimi passi e attuazione delle nuove norme

Il nuovo accordo dovrà essere formalmente approvato dai rappresentanti degli Stati membri e dal Parlamento europeo. Una volta in vigore, i Paesi membri avranno 4 anni per adeguare la loro legislazione nazionale. Questa riforma rappresenta un’opportunità per migliorare la sicurezza stradale e facilitare la mobilità all’interno dell’Unione Europea, rispondendo alle esigenze di un’utenza sempre più digitale e internazionale.