Le novità del codice della strada 2020: verranno cambiate leggi e sanzioni sia riguardanti la velocità massima in autostrada, sia sull'utilizzo del telefono alla guida.
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Ci sono novità nel codice della strada 2020 che saranno discusse alla Camera.
Fra queste alcune avevano già avuto un primo esame l’anno scorso durante l’estate 2019. Lo sviluppo ecologico e tecnologico riguardante i veicoli circolanti su strada è stato al centro delle decisioni e proposte di legge. Dall’aumento della velocità massima in autostrada all’appesantimento delle sanzioni per chi utilizza il telefono alla guida. Non rimangono senza legge anche i nuovi veicoli elettrici (monopattini e biciclette) che trovano un posto in strada quasi al pare dei ciclomotori.
Se fosse approvato il nuovo cambiamento al codice della strada avrebbe un effetto immediato su tutto il territorio Italiano. Questo potrebbe essere un problema considerando la diversità e i problemi eterogenei mostrati anche negli ultimi mesi sulle diverse strade della penisola.
Il nuovo limite di velocità proposto è proprio quello dei 150 km/h, invariati a 100 km/h in caso di pioggia e perturbazioni che implicano acquaplanning o visibilità ridotta.
Un aumento di 20 km/h rispetto all’attuale limite che non è stato visto positivamente da tutti. C’è infatti chi crede che le strade Italiane e le auto moderne siano in grado di circolare a questa velocità in totale sicurezza, ed invece chi forse più prudente, considera un aumento di velocità inutile e “poco ecologico”.
Non c’è scampo invece per chi si ostina ad utilizzare il telefono alla guida del proprio veicolo.
Le multe per punire questa grave mancanza comune a molti automobilisti, saranno aumentate fino ai 1.697 euro. Accessoria anche la sospensione della patente fino a 60 giorni e la rimozione immediata di 5 punti decurtati dalla patente stessa. Il rischio di una sospensione è quasi sicuro e non sarà più sotto il sindacabile giudizio dell’agente preposto alla sicurezza stradale, bensì dal codice della strada.
Aumenteranno le sanzioni anche per le cinture di sicurezza, soprattutto per chi porta minori senza queste o con seggiolini non omologati o correttamente montati. Si discute poi, sulla responsabilità civile e penale delle cinture dei passeggeri che secondo alcuni, dovrebbe ricadere proprio sul conducente dell’auto in questione.
Non sarà reso illegale ma sono in molti a chiedere questa legge, forse inutile al momento in cui mancano basi su reati più gravi.
Fumare in auto infatti, non è mai stato dimostrato che tolga la concentrazione. Il fumo è un problema comune precedente alla creazione dei veicoli e del moderno codice della strada, fa male solo a chi guida. Rimane però il divieto assoluto con sanzione pecuniaria di chi fuma con un minore in auto, una tutela molto utile ma difficilmente verificabile se non in flagrante.