Una delle migliori naked mai prodotte arriva direttamente dall'azienda anglo-indiana: come è fatta la Norton Commando 961?
Argomenti trattati
Il segmento delle Naked sembra ormai essere stato monopolizzato dalle nude tutta potenza ed elettronica, ma la casa anglo-indiana Norton sembra non pensarla così: con la sua Norton Commando 961, infatti, la casa motociclistica (che attualmente produce neli USA, in Oregon) si rivolge ai nostalgici delle classic di un tempo, quelle senza elettronica di sorta, dove il controllo totale del mezzo era relegato al manubrio ed alle pedane.
Disponibile con l’ultimo allestimento 2017-2020, scorpiamo come è fatta questa naked fuori tempo massimo e tuttavia così apprezzata.
La propulsione della Norton Commando 961 è indubbiamente uno dei punti forti della due ruote anglo-indiana: 961cc capaci di erogare 80cv a 7.700rpm e con una coppia massima di 80nm a 6.000rpm. Se a queste prestazioni, di certo NON sportive come altre naked moderne (KTM 890 Duke, parliamo di te), si aggiunge una distribuzione monoalbero ed un raffreddamento ad aria, si capisce bene come la Norton Commando 961 si ponga come una moto da passeggio.
Attenzione! La potenza c’è, e senza elettronica ad aiutare il pilota, bisogna prima di tutto comprendere la moto, trovare il giusto feeling, per poi decidere come scaricare a terra i cavalli di cui dispone. Per fare ciò, ci vengono in aiuto le 5 marce della Norton Commando 961, sensibilmente più lunghe rispetto alla media, e dunque molto più gestibili.
Un ampio serbatoio da 17L e consumi non eccessivi (anche se questo dipenderà molto dall’utilizzo del gas, a cui, ripetiamolo ancora una volta, manca totalmente l’ausilio dell’elettronica) permettono un’autonomia più che soddisfacente.
Ben consapevoli delle brusche conseguene derivate dalla mancanza di qualsivoglia controllo elettronico, gli ingenieri della Norton non hanno lesinato nel fornire alla Commando 961 una ciclistica pronta ad assorbire qualsiasi manata di gas data dai piloti: già all’anteriore troviamo una sospensione OHLINS rovesciata da 43mm, regolabile nel precarico e nella compressione, ma è al posteriore che la qualità si alza, con ben 2 ammortizzatori OHLINS con serbatoio integrato, regolabili nel precarico e nella compressione.
Un’escursione non esagerata, di 115mm all’anteriore e 110mm al posteriore, forniscono la giusta precisione nella guida, ma sconsigliano l’incontro con buche e fossi.
L’impianto frenante (ricordiamolo, NON fornito di ABS), vede un doppio disco da 320mm all’anteriore ed un disco singolo da 220mm al posteriore: la sicurezza è tantissima ma occhio a non tirare una bella pinzata sul d’avanti.
La gommatura punta anch’essa sulla sicurezza e sull’affidabilita, a partire dai cerchi a raggi, entrambi da 17′.
Gli pneumatici sono i classici 120/70 e 180/55.
Con un prezzo di listino che parte da 18.900€ (ma destinato a salire per tutti gli altri modelli, sino ad oltre 24.000€), la Norton Commando 961 non fa dell’accessibilità economica il suo punto di forza; tuttavia la due ruote anglo-indiana vale quello che costa: ottime le finiture, affidabile il motore e di gran sicurezza la ciclistica.
Peccato per la totale assenza di elettronica che avrebbe potuto far abbassare il prezzo…
LEGGI ANCHE >>> Fantic Caballero 500: scheda tecnica