Come non pagare le multe, guida alla contestazione delle multe stradali.
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Come non pagare le multe? La risposta a questa domanda non è affatto facile.
Sarebbe troppo bello avere un metodo facile e uguale per ogni situazione. L’unica cosa certa è che la burocrazia Italiana ha falle un po’ ovunque. Questo è uno svantaggio per i servizi al cittadino, ma anche un arma a doppio taglio quando si contesta un provvedimento al codice della strada. Da una parte abbiamo cittadini infuriati per costi elevati, dall’altra le casse statali che necessitano di multe per avere più fondi da investire nella mobilità.
Ci sono diverse categorie di contravvenzioni, racchiuse principalmente in due grandi gruppi:
Prima di spiegare come non pagare le multe vogliamo analizzare il perché lo si fa. Partiamo dal presupposto che chiunque può sbagliare ed è giusto che si prenda la propria responsabilità.
I metodi che elencheremo in questa guida possono invalidare il sistema. RICORDIAMO CHE è sbagliato non pagare le multe per la quale siamo davvero colpevoli, o per la quale non ci sono tracce evidenti di errori da parte dell’ente regolatore. Inoltre fornire false testimonianze per trarne un vantaggio è illegale e porta più problemi di una semplice, magari onerosa, multa. Quindi attenzione!
Recentemente si è verificato un aumento del tabellario delle contravvenzioni in Italia.
Questa manovra ha portato lo scontento da parte di tutti. Dagli automobilisti ai sindaci che dovranno giustificare l’aumento delle entrate. Non era necessario, anche perché l’Italia è uno dei paesi con più “multati” di Europa. Questo innalzamento porta sempre più persone a cercare di ribellarsi al sistema. L’unico mezzo legale ed etico che abbiamo è la contestazione. In questa guida parleremo solo della contestazione semplice, senza giudice di pace.
Questo tipo di procedimento ci permette di non avere spese di contestazione o accessorie. Inoltre è il metodo più etico, perché va ad analizzare solo errori “gravi” da parte degli organi regolatori.
Le contestazioni seguono lo schema giornalistico e sono molto simili ad un tema del liceo. Infatti lo stato per emettere una multa deve rispettare le 5 Why. Quando, Dove, Perché, Chi e Cosa. Se una o più di queste sono errate o non compilate la multa è automaticamente nulla.
Andiamo a vedere le cose principali da vedere per iniziare la contestazione.
Esempio: Una Alfa Romeo Golf non esiste, e anche se l’errore è per ignoranza da parte dell’accertatore, la legge non ammette ignoranza.
Per avviare una contestazione avete due metodi. Il primo è il più facile. Online, sul sito dell’organo esercente, cercate l’apposito modulo per la contestazione. Compilatelo e potrete: consegnarlo a mano, mandarlo tramite pec o utilizzare la semplice raccomandata con ricevuta di ritorno.
Se entro 200 giorni la multa non ritorna indietro vuol dire che è stata accettata la contestazione. ATTENZIONE: se contestate da soli ma non avete ragione, potete incorrere in supplementi accessori.
Il secondo metodo è più lungo ma di fatti il più sicuro. Bisognerà recarsi ad un complesso economale della zona della multa. Lì si potrà contestare direttamente con un apposito addetto la contravvenzione e avere subito conferma di accoglimento o proseguo del provvedimento.
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